Retake punta all’identità unica per la rigenerazione urbana del Paese

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di Francesco Garibaldi

Settantanove gruppi di quartiere in 36 città italiane, 4049 eventi dal 2015 a oggi per decine di migliaia di cittadini coinvolti. Sono solo alcuni dei numeri di Retake, la più diffusa associazione no-profit e apartitica di volontari impegnati attivamente nella cura dei beni comuni e della rigenerazione urbana, che ha recentemente deciso di assumere una caratura nazionale.
Questa realtà, fondata nel 2010 grazie alla passione civica di Rebecca Spitzmiller, docente dell’Università di Roma Tre, ha, infatti, scritto una nuova pagina della propria storia: venerdì 12 novembre a Bari è nata “Fondazione Retake”, il nuovo, piccolo, grande passo per la formazione di un’identità unica dell’associazione sull’intero Stivale.
Retake opera perlopiù nei fine-settimana con eventi di mobilitazione civica (a Roma ne viene organizzato ormai uno ogni sei ore!), progetti educativi e collaborazioni pubblico-privata per la promozione e il rispetto della tutela delle città e di tutte le componenti del contesto sociale. Ora ha scelto di darsi un’organizzazione strutturata a livello nazionale per crescere ancor di più e fare spazio a nuove idee.
I referenti di Retake del capoluogo barese insieme a quelli degli altri gruppi delle città storiche, Roma, Palermo, Padova, Grottaglie, Taranto e Buccinasco (Milano),coordinati dalla Presidente Francesca Leonelli, hanno confermato la volontà di espandere il progetto in tutta Italia. Farlo in una fase storica in cui l’attenzione alla sostenibilità, urbana ed ambientale, è massima, rappresenta uno stimolo in più per progetti aggregativi come questo, che premiano l’impegno dei volontari, il networking con le altre associazioni e la capacità condivisa di superare ostacoli.
La costruzione di un’unica governance dell’associazione, per una sistematizzazione degli obiettivi comuni in tutte le città, era diventata “una necessità non più rinviabile”, come ha dichiarato la presidentessa Leonelli, orientandosi subito ad una nuova progettualità che consenta l’elaborazione strategia di comunicazione condivisa che ne divulghi al meglio la visione: “Pianificheremo un’assemblea nazionale, un direttivo nazionale, una comunicazione sui social che dovrà essere necessariamente nazionale” ha aggiunto Leonelli, proseguendo: “Quello che è stato fatto per Retake Roma” (che ha oltre 66 mila followers su Facebook, ndr)adesso andrà fatto per tutte le altre città italiane”.
Un progetto per valorizzare la bellezza delle nostre città, troppo spesso data per scontata, un modo per sentirsi parte di un obiettivo che ci unisce, in qualità di abitanti e custodi dello stesso (bel)Paese.

(fonte foto Facebook)