Riapre Cratere Vesuvio: biglietti on line e gruppi da 15. Consentite solo visite guidate e su prenotazione

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Da mercoledì 17 giugno saranno riaperte le visite guidate al Cratere del Vesuvio-Sentiero numero 5 del Parco nazionale del Vesuvio. Per rispettare le disposizioni sanitarie finalizzate al contrasto della diffusione del Covid-19 sono state realizzate infrastrutture che agevoleranno la fruizione in sicurezza del sentiero: il servizio di biglietteria sarà effettuato esclusivamente on-line, l’accesso al cratere sarà consentito solo mediante prenotazione e l’acquisto di biglietti sarà nominale. Tramite la piattaforma vivaticket, il visitatore dovrà prenotare, indicando le proprie generalità, la data e l’ora dell’escursione. L’accesso al Cratere del Vesuvio avverrà attraverso un varco automatico che è stato realizzato presso il piazzale di Quota 1000 ad Ercolano, dove si dovrà effettuare la timbratura del biglietto, sia in entrata che in uscita. Per garantire ingressi contingentati ed evitare assembramenti, le escursioni guidate saranno esclusivamente in gruppi da 15 persone, con l’utilizzo obbligatorio della mascherina e nel rispetto della distanza di sicurezza. Sarà, inoltre, assicurato un presidio di pronto soccorso con autoambulanza.
“Abbiamo deciso di provare a trasformate la crisi sanitaria in un’occasione di miglioramento – ha detto Agostino Casillo, presidente dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio – le nuove modalità di visita rispondono non solo alle prescrizioni in materia di sicurezza e sanità ma cercano di razionalizzare, migliorare e rendere più confortevole l’escursione al Cratere del Vesuvio. Gruppi più piccoli e prenotazione on line offriranno al visitatore la possibilità di effettuare un’esperienza di fruizione più sicura, ma anche più attenta, avendo la possibilità di poter godere sia delle bellezze del luogo che di un accompagnamento professionale, da parte delle guide”. “Si tratta di una specie di rivoluzione – ha commentato il direttore del Parco, Stefano Donati – per una meta turistica che, a dispetto dei numeri e dell’importanza, era ancora fruita con modalità anacronistiche. Abbiamo, in questo periodo di chiusura forzata, provato a ripensare quel luogo mettendo il turista al centro di tutte le innovazioni introdotte, puntando su ciò che oggi ci consente la tecnologia. Per una fruizione al passo con i tempi, nel rispetto della natura, in modo responsabile”.