Riccardo Monti lancia l’associazione Sud, perché no? Carfagna: Intervenire subito su burocrazia e fisco

339
in foto Riccardo Maria Monti

Il manager e imprenditore napoletano Riccardo Maria Monti fonda l’associazione “Sud, perché no?” che ha l’obiettivo di “superare antiche diseguaglianze e costruire proposte concrete per il rilancio e lo sviluppo”. L’associazione è stata presentata oggi, alle 11, nel corso di un appuntamento a palazzo Ischitella, in via Riviera di Chiaia 270. “L’associazione – spiega Monti – intende sperimentare, promuovere e consolidare nuove formule di partecipazione e nuovi linguaggi, ma vuole soprattutto costruire proposte credibili e concrete per il rilancio del Sud”.
“Nel mio mandato da ministro per il Sud e la Coesione territoriale sono impegnata, in sintonia con il presidente Draghi e in stretto raccordo con i colleghi ministri, nel cercare di superare pregiudizi e narrazioni negative sul Sud e valorizzare le grandi potenzialità e opportunità di cui il nostro Mezzogiorno è portatore”, – scrive il ministro per il Sud, Mara Carfagna, in un messaggio inviato a Monti. “Ho ben presenti – sottolinea – gli ostacoli e le difficoltà che si presentano a chi vuole realizzarsi individualmente e investire risorse ed energie nelle nostre regioni meridionali. Non si tratta di negarli, ma di affrontarli e cercare con tutte le forze di rimuoverli. E’ ciò che abbiamo iniziato a fare attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, operando sia sul piano finanziario sia su quello delle riforme. Intervenire sulla pubblica amministrazione, la burocrazia, il fisco, le politiche attive per il lavoro è una precondizione essenziale innanzitutto per la realizzazione stessa del Piano, quindi per attivare i necessari investimenti privati, che affianchino quelli pubblici nazionali ed europei”. “L’azione che abbiamo deciso di intraprendere sulle Zone Economiche Speciali è – aggiunge – l’esempio di un metodo, che dobbiamo riaffermare e allargare anche ad ambiti di intervento non compresi nel PNRR: investimenti per potenziare le infrastrutture e per renderle piu’ moderne e sostenibili, riforme per rendere più facili e convenienti le attivitàimprenditoriali, connessione con i territori circostanti per ‘contagiarli’ nello sviluppo. Di questa trasformazione sono chiamati a essere parte attiva i cittadini meridionali. Oggi e ancora di più domani, quando l’azione del Pnrr – ma anche di React-EU e del ciclo 2021-2027 dei Fondi strutturali europei e del Fondo di Sviluppo e Coesione nazionale – avrà moltiplicato e reso più evidenti le potenzialità del loro territorio d’origine, in Italia e nel mondo”.

in foto Paolo Scudieri

In foto Vincenzo Boccia

in foto Danilo Iervolinoù