Ricerca, da Arisla finanziamento da 883mila euro per 6 progetti innovativi sulla Sla

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in foto Mario Melazzini, presidente di AriSla

La Fondazione italiana di ricerca per la Sclerosi laterale amiotrofica (AriSla), annuncia un nuovo finanziamento di 883.800 euro per supportare lo sviluppo di 6 innovativi progetti di ricerca sulla Sla selezionati con il bando AriSla 2022, che coinvolgeranno 12 gruppi di ricerca distribuiti tra Cagliari, Catania, Modena, Padova, Roma e Trieste. A comunicarlo è stato il presidente AriSlaMario Melazzini, in occasione del convegno scientifico ‘Ricerca, sviluppo e innovazione nella Sla’, promosso dalla Fondazione, concluso ieri a Milano. “In queste due giornate – ha sottolineato Melazzini – abbiamo raccontato una ricerca concreta, impegnata a trovare soluzioni terapeutiche efficaci. Ad oggi abbiamo investito circa 15 milioni di euro e supportato 98 progetti, che hanno generato 358 pubblicazioni. Con questo nuovo finanziamento diamo continuità alle idee più valide e fiducia a quelle più innovative: 3 dei 6 progetti che sosterremo lavoreranno su filoni di ricerca già finanziati e che hanno ottenuto risultati promettenti. Allo stesso tempo supporteremo progetti che esploreranno nuove strade. Stiamo già lavorando al bando AriSla 2023, avendo come linea strategica quella di patrimonializzare le tematiche meritevoli di maggiore attenzione su cui investire nei prossimi anni. Fondamentale è non fermarsi – ha concluso – finché non troviamo le risposte attese dai pazienti”. “I risultati presentati al convegno e i nuovi progetti selezionati – ha riferito la responsabile scientifica di Fondazione AriSLA, Anna Ambrosini – testimoniano la crescente qualità della ricerca italiana. Gli studi finanziati con il bando AriSla 2022 cercheranno di ridurre la tossicità legata ad alterazioni della proteina Tdp- 43, coinvolta sia nelle forme sporadiche che familiari della malattia, studieranno il ruolo di mutazioni genetiche recentemente individuate che causano la malattia, e cercheranno di comprendere quale sia il contributo dei neuroni simpatici, del muscolo e di proteine coinvolte nell’insorgenza e progressione della malattia”.