Ricerca, nuovi laboratori a Pozzuoli per la Stazione Sperimentale Industria Pelli

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Un centro d’eccellenza unico nel suo genere e di elevatissimo valore scientifico. E’ la Stazione Sperimentale Industria Pelli per la quale, a seguito di gara pubblica MePA, si stanno allestendo nuovi laboratori nella nuova sede di Pozzuoli, in cui vengono svolte le attività a supporto di tutte le aziende italiane del settore conciario in Italia e anche nel continente europeo. Si tratta di un’attività consolidata negli anni attraverso la ricerca e lo sviluppo, la formazione, la certificazione di prodotti e dei processi, le analisi i controlli e la consulenza scientifica. L’Italia detiene un primato nella concia, settore peraltro sempre più in linea con una politica di sostenibilità ambientale e di economia circolare. I dati parlano di crescita esponenziale del settore conciario che coinvolge 17.612 addetti con oltre 1.200 aziende e produce un fatturato annuo pari a 5 miliardi di euro. Da qui l’importanza della Stazione Sperimentale Pelli, che opera per individuare nuovi criteri di certificazione per i prodotti italiani e nuove innovative applicazioni per la pelle a vantaggio dell’intera filiera conciaria con i suoi principali mercati di riferimento come l’arredamento, l’automotive, l’industria calzaturiera, l’Interiors e la moda.
”Per noi – sostiene Giovanni Abrescia della direzione vendite di Labozeta Spa che sta fornendo i nuovi laboratori- è gratificante contribuire a dare ulteriore lustro alla Stazione Sperimentale Industria Pelli, per la quale, grazie a una procedura di pubblica acquisizione, abbiamo studiato le soluzioni più idonee per questo distretto la cui produzione italiana copre il 16% di quella mondiale e il 66% della europea”. “I laboratori, la cui consegna è in corso d’opera, diventeranno il punto nevralgico in una attività di ricerca e di controllo come questa. Per cui abbiamo cercato di favorire, attraverso una progettazione studiata nei minimi particolari, tutti i processi sia fisici che chimici che ruotano attorno a questo delicato settore”, conclude Abrescia.