Ricerca, Osservatorio delle Neuroscienze: la Campania indaga sui tumori cerebrali

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in foto la sala del Consiglio regionale campano

La Regione Campania, nell’ultima legge di bilancio, ha istituito l’Osservatorio per le Neuroscienze, presso la Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, che avra’ “il compito di studio, analisi e monitoraggio delle patologie oncologiche cerebrali, al fine di migliorarne il percorso di cura”. L’Osservatorio nasce grazie all’impegno di Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio Regionale della Campania, e di Tommaso Pellegrino, consigliere regionale e primo firmatario dell’emendamento, che sin da subito hanno raccolto le sollecitazioni e le richieste mosse dall’Associazione Premio Carla Russo, nata a Pimonte, che da oltre 4 anni e’ impegnata nella lotta ai tumori cerebrali e premia i migliori ricercatori under 40 che studiano i gliomi. “Siamo grati al Comitato scientifico dell’Associazione e ai Ricercatori per il prezioso lavoro svolto senza il quale non sarebbe stato possibile raggiungere il risultato che ci inorgoglisce; frutto di un importantissimo lavoro collettivo che dalla scomparsa di nostra madre, Carla Russo, abbiamo deciso di portare avanti, non senza difficolta’, per trasformare il nostro dolore in speranza per le tante persone che devono affrontare questa difficile battaglia. C’e’ ancora molto lavoro da fare insieme, ma oggi e’ stato compiuto un passo importantissimo che ci fa guardare al futuro con rinnovata fiducia”, hanno dichiarato Carmela e Antonio Palummo, figli di Carla e fondatori dell’Associazione. “Per garantire il diritto alla salute occorre mettere in rete buona politica, scienza e solidarieta’. E’ fondamentale farlo per le malattie rare, come i tumori cerebrali, che non hanno ancora trovato cure soddisfacenti e richiedono alti costi, impegno di personale estremamente qualificato e hanno un forte impatto emotivo ed economico anche sulle famiglie degli ammalati. Occorre creare una rete dove convergano gli sforzi sinergici di politici, scienziati, personale sanitario, parenti e amici degli ammalati, tutti coinvolti nella lotta per il diritto alla salute”.