Riflettori accesi sulla legge di stabilità

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A cura di Antonio Arricale Moody’s dà un po’ di fiducia all’Italia. Per l’agenzia di rating il Jobs Act è una “iniziativa significativa” che rende il mercato del lavoro in Italia A cura di Antonio Arricale Moody’s dà un po’ di fiducia all’Italia. Per l’agenzia di rating il Jobs Act è una “iniziativa significativa” che rende il mercato del lavoro in Italia “più flessibile”. L’agenzia aggiunge tuttavia che la riforma da sola è “insufficiente” per passare da un sistema centralizzato a una contrattazione salariale decentrata o per aumentare la “flessibilità sulle trattative salariali”. Ad ogni modo, Moody’s promuove gli sforzi sulle riforme e giustifica “l’outlook stabile”. Il bilancio è “solido” e aiuta il Belpaese ad avere favorevoli costi di finanziamento, con più tempo per attuare riforme a favore della crescita. Per Moody’s, inoltre, l’economia italiana si contrarrà dello 0,3% quest’anno prima di crescere marginalmente dello 0,5%. Oggi, però, i riflettori sono accesi sulla legge di Stabilità, ovvero, la prima manovra del governo Renzi, che frattanto ha incassato il “risicato” sì di Bankitalia. Secondo Via Nazionale, infatti, le previsioni dell’esecutivo “presentano rilevanti rischi al ribasso” e “nel terzo trimestre il PIL potrebbe aver segnato un’ulteriore flessione”. La finanziaria avrà un’entità di 30 miliardi di euro e aspetta il via libera oggi dal Consiglio dei ministri, ma quel che preoccupa di più è il giudizio di Bruxelles. E’ stato proprio il vice direttore dell’Istituto di Via Nazionale, Luigi Federico Signorini ad avvertire l’Italia sull’eventualità che l’UE non approvi i conti contenuti nel Documento di Economia e Finanza (DEF) “nel complesso condivisibili”. E mentre continuano a circolare voci di possibili bocciature in arrivo, il portavoce del commissario, Jyrki Katainen precisa con un tweet in italiano. “Mentre alcuni media vedono ‘avvertimenti’ in ogni parola pronunciata a Bruxelles, noi aspettiamo il piano di bilancio prima di sbilanciarci”. Intanto da Lussemburgo il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan ha confermato che l’aggiustamento strutturale non sarà superiore allo 0,1% del PIL. Per il 2015 l’Italia conta di realizzare un disavanzo pari al 2,9% del PIL. Borse asiatiche Mercati asiatici in rialzo questa mattina con Tokyo che chiude con il segno positivo dopo 5 sedute in rosso. Il vistoso calo del prezzo del greggio, dovuto all’abbassamento da parte dell’Energy Agency delle stime sulla domanda sia per il 2014 che per il prossimo anno, se da una parte spinge in territorio negativo i titoli delle società di esplorazione, dall’altra garantisce un risparmio alle aziende favorendo sulla carta la ripresa economica. L’Hang Sen g di Hong Kong guadagna lo 0,6%, Shanghai recupera lo 0,4% mentre Seul ha fatto registrare un calo dello 0,17%. A Tokyo si sono messi in evidenza i titoli delle compagnie aeree che hanno reagito al ribasso dei giorni scorsi risalendo la china in scia proprio al calo del prezzo del petrolio. ANA Holdings ha guadagnato più di 4,5 punti percentuali mentre Japan Airlines ha superato i 6 punti percentuali di crescita. Positiva anche la compagnia telefonica SoftBank dopo l’annuncio dell’acquisto della coreana DramaFever specializzata nella distribuzione di programmi televisivi. Sotto tono Canon sulle indiscrezioni del Nikkei Newspaper riguardo agli utili che potrebbero essere inferiori alle attese. Sul fronte macroeconomico il ministero nipponico di Economia, Commercio e Industria, ha reso noto che la produzione industriale in agosto è calata più del previsto. Il dato finale segna infatti un dec lino dell’1,9% contro l’1,5% stimato in precedenza e a fronte del progresso dello 0,4% di luglio. Su base annuale la produzione industriale del Sol Levante è calata del 3,3% contro il 2,9% della lettura preliminare e la flessione dello 0,7% registrata in luglio. Le consegne sono peggiorate del 2,1% su base mensile (+0,7% in luglio) e gli stock di magazzino dello 0,9% (medesima lettura rispetto al mese di luglio). La capacità di utilizzo degli impianti è peggiorata dell’1,7% in agosto il calo dello 0,8% segnato in luglio (-3,3% in giugno). In Cina, secondo quanto comunicato dall’ufficio nazionale di Statistica, i prezzi al consumo sono cresciuti dell’1,6% in settembre rispetto all’1,7% atteso dagli economisti e al 2% di progresso registrato in agosto. Su base mensile l’indice dei prezzi al consumo segna un incremento dello 0,5% dopo lo 0,2% di aumento di agosto. I pr ezzi alla produzione invece sono calati in settembre dell’1,8% rispetto allo stesso mese del 2013, contro la flessione dell’1,2% di agosto (-0,9% in luglio) e a fronte di attese degli economisti per una flessione dell’1,6%. Su base mensile in settembre si è registrato un declino dello 0,4% dopo lo 0,2% di calo segnato sia in agosto che in luglio. Borsa Usa A New York i principali indici azionari hanno chiuso la seduta contrastati. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,04% mentre l’S&P500 e il Nasdaq Composite hanno guadagnato rispettivamente lo 0,16% e lo 0,32%. Citigroup +3,15%. Il colosso bancario ha chiuso il terzo trimestre con un utile di 3,4 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 3,2 miliardi dello stesso periodo di un anno prima. I ricavi sono aumentati a 19,6 miliardi da 17,9 miliardi mentre l’Eps adjusted si è attestato a 1,15 dollari per azione. Gli analisti avevano previsto un Eps di 1,12 dollari su ricavi per 19,16 miliardi. La società ha annunciato che abbandonerà l’attività di credito al consumo in 11 Paesi. Fca -0,39%. La divisione Ch rysler ha annunciato il richiamo di 184.215 Suv nel mondo. Si tratta dei modelli Dodge Durango e Jeep Grand Cherokee prodotti nel 2014. Secondo Chrysler c’è il rischio che un corto circuito possa disattivare gli airbag e i pretensionatori delle cinture di sicurezza. Johnson & Johnson -2,08% nonostante i risultati trimestrali superiori alle attese. Nel terzo trimestre la società farmaceutica e dei beni di consumo ha registrato un utile di 4,75 miliardi di dollari, in crescita del 26% rispetto ad un anno prima. I ricavi sono aumentati del 5,1% a 18,47 miliardi. I dati sono superiori alle attese (consensus Eps 1,45 dollari, ricavi 18,38 miliardi). Jp Morgan -0,33%. La banca d’affari ha annunciato il ritorno all’utile nel terzo trimestre. Tuttavia i profitti sono stati inferiori alle attese. L’Eps si è attestato a 1,36 dollari contro 1,38 dollari del consensus. Darden +2,25%. La catena di ristoranti ha nominato il Coo Gene Lee amministratore delegato della società ad interim. Intel +2,13% in attesa della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre. Gli analisti stimano un utile per azione di 0,65 dollari. Chevron -2,04%. Il petrolio sul mercato Nymex ha chiuso in deciso ribasso. Europa Le principali Borse europee hanno aperto la seduta miste. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,1% e il Ftse100 di Londra lo 0,7%. Sopra la parità il Cac40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%). Csr +33%. Qualcomm ha annunciato l’acquisto dello specialista britannico del bluetooth per 1,56 miliardi di sterline. Danone +4%. Il gruppo alimentare ha chiuso il terzo trimestre con un giro d’affari di 5,416 miliardi di euro, superiore rispetto ai 5,375 miliardi attesi dagli analisti. La crescita organica si è attestata al 6,9% contro il +5,8% del consensus. Abertis +0,05%. OHL ha annunciato di aver ceduto il 5% del capitale della società delle concessioni a Inmobiliaria Espacio per 705 milioni di euro. Dopo l’operazio ne il gruppo spagnolo detiene ancora il 13,9% di Abertis. Hennes & Mauritz +0,6%. Il gruppo di abbigliamento ha annunciato un aumento delle vendite dell’8% a settembre. Il dato è in linea con le attese. Airbus Group +0,6%. Il gruppo aerospaziale ha siglato un accordo con l’indiana IndiGo per la vendita di 250 aerei A320neo per un valore di listino complessivo di oltre 25 miliardi. Balfour Beatty +6%. Lo specialista dei sistemi di elettrificazione per il trasporto pubblico ha nominato Leo Quinn amministratore delegato del gruppo. Linde +1%. Credit Suisse ha alzato il rating sul titolo del produttore di gas industriali a neutral da underperform. Italia Il Ftse Mib segna -0,35%, il Ftse Italia All-Share -0,29%, il Ftse Italia Mid Cap +0,06%, il Ftse Italia Star +0,34%. Mercati azionari europei in lieve calo. Ieri sera l’S&P 500 ha terminato a +0,16%, il Nasdaq Composite a +0,32%, il Dow Jones Industrial a -0,04%. I future sui principali indici USA al momento sono in parità. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +0,92%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng attualmente segna % circa. Vendite sui petroliferi Eni (-1,2%) e Tenaris (-3,3%), mentre Saipem (+0,3%) si muove in controtendenza, a causa della flessione del prezzo del petrolio: attualmente sia il crude (sui minimi dall’estate 2012) che il brent (minimi da fine 2010) cedono circa l’1,5%. L’indice EURO STOXX Oil & Gas perde l’1,1%. In rosso Telecom Italia (-2%) che corregge il balzo di ieri determinato dall’intervista dell’a.d. Marco Patuano al periodico brasil iano Valor Economico in cui ha dichiarato che Tim Brasil può andare avanti senza fusioni/acquisizioni per altri cinque anni, e che in caso di eventuali operazioni non potrà essere valutata meno di 11 volte l’EBITDA (la recente valutazione di GVT). A pesare sul titolo sono probabilmente anche i pesanti disservizi sulle linee fisse e mobili determinati ieri dal maltempo in Emilia. Titoli del settore lusso/abbigliamento in recupero dopo il calo di ieri con Tod’s (+1,9%), Yoox (+0,8%), Moncler (+2,1%) in evidenza. Il colosso francese LVMH (+2,6% a Parigi) ha chiuso i primi nove mesi del 2014 con ricavi in crescita del 4% a/a a 21,4 miliardi di euro. Positiva STMicroelectronics (+1,1% a 5,48 euro) grazie a Asml Holding che ha annunciato il balzo degli utili del 26% per il terzo trimestre. Movimento nel settore con Qualcomm che ha raggiunto l’accordo per acquisire Csr per 2,5 miliardi di dollari, mette ndo fine alla battaglia della rivale Microchip Technology per la conquista dell’azienda britannica produttrice di chip. Il quadro grafico di STM resta però saldamente orientato al ribasso dato che solo in caso di ritorno in pianta stabile oltre area 5,90 verrebbero inviati concreti segnali di forza. Finmeccanica (+0,7%) in verde dopo l’accordo della controllata AgustaWestland con il gruppo cinese Beijing Automotive Industrial Corporation (BAIC) per la fornitura di 50 elicotteri del valore di 400 milioni di euro.


I dati macro attesi oggi Mercoledì 15 ottobre 2014 03: 30 CINA Inflazione set; 03:30 CINA Indice prezzi alla produzione set; 06:30 GIA Produzione industriale (finale) ago; 08:00 GER Inflazione (finale) set; 09:00 EUR Intervento Draghi (BCE); 10:30 GB Tasso di disoccupazione set; 10:30 GB Variazione n. disoccupati set; 14:30 USA Indice Empire State Manufacturing ott; 14:30 USA Indice prezzi alla produzione set; 14:30 USA Vendite al dettaglio set; 16:00 USA Scorte delle imprese ago; 20:00 EUR Intervento Draghi (BCE); 20:00 USA Beige Book (Fed).