“Rigoletto” al San Carlo nel segno di Giancarlo Cobelli

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Cinque anni dopo la sua scomparsa, il Teatro San Carlo di Napoli riprende un ‘Rigoletto’ firmato Giancarlo Cobelli. Uno spettacolo che il celebre regista e attore aveva pensato per la sua Bologna nel 1989 e che il Massimo napoletano aveva portato in scena per la prima volta nel 2005. Sul podio Nello Santi. Eccellente il cast messo insieme per interpretare il dramma in tre atti di Giuseppe Verdi il primo della trilogia popolare che comprende anche Il Trovatore e la Traviata. A dare la dimensione di un racconto tragico e insieme grottesco, spiega il direttore artistico del San Carlo Paolo Pinamonti, complici le scene di Paolo Tommaso, e’ la scelta di Cobelli di un chiaroscuro caravaggesco nel quale si va a ricostruire l’atmosfera della corte Gonzaga, cui contribuisce anche un gioco di specchi che spesso crea intere ambientazioni. A dare vita al libretto di Francesco Maria Piave, che riprende il dramma di Victor Hugo ‘Le roy s’amuse’, nel ruolo di Rigoletto George Petean e in quello di Gilda, la figlia che si uccidera’ per amore, Rosa Feola, gia’ applaudita protagonista a settembre scorso delle ‘Nozze di Figaro’ con la regia di Chiara Muti. Nove le repliche previste. Inoltre, il San Carlo, come spiega il soprintendente Rosanna Purchia, avvia un altro esperimento di apertura della citta’ portando nei luoghi della mobilita’ (e non a caso una delle aree piu’ celebri e’ proprio quella de ‘la donna e’ mobile’, che gia’ ieri e’ stata protagonista di un flash mob) i protagonisti e il racconto dell’opera in collaborazione con l’Eav, l’ente regionale che governa il trasporto pubblico in tutta la Campania, e la Anm, l’azienda di mobilitA? di Napoli