Riqualificazione del Faro di Capodorso, ecco il progetto

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In foto il Faro di Capodorso visto dal mare

Giovedì 21 marzo alle ore 11 presso Palazzo Mezzacapo del Comune di Maiori (Salerno) verrà presentato il progetto di riqualificazione e tutela del Faro di Capo d’Orso di Maiori. Il faro rientra tra primi 11 fari, di proprietà dello Stato, dati in concessione nell’ambito del progetto “Valore Paese – Fari dell’Agenzia del Demanio” con bando del 2015. La conferenza sarà aperta dal Sindaco di Maiori, Antonio Capone e dai saluti del delegato WWF della Campania, Piernazario Antelmi. A seguire gli interventi del Direttore Regionale Campania dell’Agenzia del Demanio Edoardo Maggini sul progetto Valore Paese – Fari e del Presidente di WWF Oasi Antonio Canu, Società aggiudicataria, il quale presenterà il progetto di valorizzazione.
La proposta del WWF Oasi che si è aggiudicata la gara si pone l’obiettivo di recuperare e valorizzare un bene dello Stato, situato in un contesto di altissimo valore naturalistico, attraverso la missione della conservazione e della tutela del territorio. Il sito di Capo d’Orso è incluso nel perimetro del Parco Regionale dei Monti Lattari ed è tutelato da Direttive comunitarie come sito di importanza europea per la biodiversità. Forte dell’esperienza di gestione delle Oasi del WWF Italia, il progetto intende contribuire a mantenere gli ecosistemi naturali e, ove necessario, recuperare e ripristinare l’ambiente originario, valorizzaando, attraverso il faro, tutto territorio con una fruizione responsabile e sostenibile. La proposta si ilsviluppa quindi su un’area più ampia rispetto all’immobile del faro stesso, il quale diventa presidio ma anche luogo di richiamo, svolgendo più ruoli, da quello informativo a quello formativo. Anche la ricettività sarà improntata alla valorizzazione del territorio. Alla conservazione della natura e ospitalità, quindi, si aggiunge la ricerca scientifica, la fruizione pubblica, l’educazione, la formazione e la valorizzazione delle risorse e del contesto ambientale, tutte funzionali alla riuscita della riqualificazione e tutela.
La proposta si inserisce in un’ottica di turismo responsabile, attività che permette di acquisire la consapevolezza necessaria per tutelare l’ambiente naturale e le culture locali ma rappresenta anche uno strumento importante per lo sviluppo di un’economia virtuosa del turismo nei luoghi di destinazione. Il faro sarà quindi il punto d’incontro di più iniziative, dove soggiornare per conoscere e vivere il territorio, ma anche presidio didattico e scientifico, osservatorio permanente sulle peculiarità ambientali dell’area costiera, con particolare attenzione alla fauna legata agli ambienti marini e alla migrazione degli uccelli. Il faro sarà anche sede di incontri, seminari, conferenze e attività formative legate ai temi della conservazione della natura, della ricerca scientifica e dello sviluppo sostenibile, mentre il Centro visite potrà fungere da volano per conoscere la costiera, promuovendo eventi locali legati alla valorizzazione del territorio e alla sua vocazione culinaria, attraverso la collaborazione con ristoratori locali. Ad integrazione della proposta anche lo sviluppo a mare, riprendendo il progetto di Oasi blu, uno spazio dedicato alla fruizione marina.

In foto il Faro di Capodorso