Risorse biologiche e tecnologia: 550mila € ai progetti di ricerca

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Si apre il bando per il finanziamento dei progetti di ricerca a supporto del Programma nazionale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015. Sul piatto il ministero per le Politiche agricole e forestali Si apre il bando per il finanziamento dei progetti di ricerca a supporto del Programma nazionale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015. Sul piatto il ministero per le Politiche agricole e forestali ha messo risorse per 550 mila euro. Le candidature possono essere presentate fino al prossimo 10 novembre. Chi può partecipare La presentazione delle domande è riservata ai soggetti pubblici e privati regolarmente iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche, istituita presso il Miur. Saranno ammissibili i progetti in linea con gli indirizzi strategici del Programma triennale della pesca e dell’acquacoltura, e in particolare quelli rientranti in tre macrosettori: risorse biologiche; tecnologia della pesca; attività funzionale alla ricerca sulla pesca e l’acquacoltura. Risorse biologiche In questo primo ambito rientrano il monitoraggio e la valutazione dei dati relativi ai rigetti della pesca, alla quantità del pescato sottomisura sbarcato dalla flotta italiana ed eventuale sua utilizzazione, in attuazione della riforma della Ppc (Politica comune della pesca); l’indagine conoscitiva propedeutica alla gestione dei rigetti della pesca della flotta italiana; la valutazione degli effetti sulla risorsa vongole della eventuale ridefinizione della taglia minima e una migliore gestione biologica e commerciale del prodotto. Tecnologia della pesca Per la seconda tematica sono finanziabili lo studio per la valutazione dell’impatto sulle specie bersaglio attraverso l’utilizzo di materiali o metodi alternativi, quali il “palangaro attrezzato in forma artigianale”, al fine di ridurre al minimo gli effetti negativi sull’ecosistema marino. Nell’attività funzionale alla ricerca sulla pesca e l’acquacoltura rientrano, invece, la ricostruzione del quadro giuridico internazionale in materia di Diritto del mare, della pesca e dell’acquacoltura e il supporto all’azione amministrativa anche alla luce delle più recenti implicazioni sulla legislazione nazionale ed europea. Risorse Ciascun progetto, a pena di inammissibilità, deve riguardare l’esecuzione di attività che non costituiscano duplicato di programmi già effettuati o in corso di realizzazione e già finanziati a totale copertura da altri enti. L’ammontare delle risorse destinante al finanziamento degli interventi è di 550 mila euro, di cui 380 mila euro per le risorse biologiche, 70mila per le tecnologie della pesca e 100mila per le attività funzionali. Domande Il progetto deve essere trasmesso tramite raccomandata con avviso di ricevimento o consegnato a mano al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali – Direzione generale della pesca marittima e dell’Acquacoltura – Ufficio Pemac I, Viale dell’Arte, n. 16 – 00144 Roma, entro il prossimo 10 novembre. Tutte le proposte pervenute entro quella data saranno sottoposte a un procedimento istruttorio da parte di un’apposita commissione di valutazione che selezionerà i progetti da finanziare in base alla loro rilevanza strategica e alla qualità tecnico-scientifica. Quelli da includere nel programma di intervento e l’ammontare del contributo da concedere a ciascuno di essi saranno stabiliti tenuto conto dei punteggi conseguiti e delle graduatorie di merito che deriveranno dalla valutazione. L’avvio del procedimento istruttorio partirà il giorno successivo alla data fissata come termine per la presentazione delle proposte e si concluderà entro venti giorni.


Scadenza: il 10 novembre • Risorse complessive 550 mila euro • Ripartizione 380 mila euro per le risorse biologiche 70mila per le tecnologie della pesca 100mila per le attività funzionali • Chi può partecipare Soggetti pubblici e privati regolarmente iscritti all’Anagrafe delle ricerche • Criteri di valutazione dei progetti Rilevanza strategica Qualità tecnico-scientifica • Scadenza 10 novembre 2014 La presentazione delle domande è riservata ai soggetti pubblici e privati regolarmente iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche, istituita presso il ministero della Ricerca
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