Ritorno su Il Denaro

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Cari amici, vi do una grande notizia, per me, ovviamente, come si vedrà, torno a scrivere su Il Denaro ove, tuttora, si trova un glorioso, per me, mio Blog, From The mountains. Ringrazio il mio amico Alfonso Ruffo, il direttore de’ Il Denaro, che già tanto mi ha dato, è, per me, non solo il ritorno a una vecchia formula che riprendeva, in vero, la mia situazione, quella di chi, andato via da Napoli, si rifugiava, non ritirava, tra queste magnifiche e bellissime montagne della verde Irpinia, il più bello Appennino d’Italia mi sta di fronte e scende nel fondo Valle Sele, proiettandosi fino a Laceno, ma anche una sorta di primo ritorno a Napoli, al parlare direttamente, politicamente, ossia, filosoficamente, ai napoletani, alla città e al suo popolatissimo entroterra. Il Denaro e Alfonso Ruffo sono stati capaci di uscire da una situazione difficile che ha colpito tutta la carta stampata, lo fa con soluzione grafica originale e assai bella, con sapiente, io credo, intersecazione con l’online, per quel che capisco è meglio collegato, arriva spesso prima degli altri, esprime più ardite posizioni, rimane indipendente. Insomma, mi piace più della prima esperienza fatta con esso, assai più del mio “primo amore”, il che è quasi impossibile per tutti! Ci sarà sinergia tra il mio blog rivista e il blog su Il Denaro, ho, chiaramente, più ampia platea, ne offro un poco, anch’io, al giornale, è, per me, quindi qualcosa che sentivo nell’aria, che mi dà una straordinaria possibilità di incidere, come e, credo, più di prima, non per maggiori “successi”, non amo il successo, è sempre effimero, preferisco concorrere a ciò che rimane, al futuro del paese, il nostro grande paese, e del suo Meridione, la cosa che ancora manca all’Italia per ridiventare grandissima. Il Foglio intitolò una intervista che, nella sua Pagina culturale del sabato, diedi : “Il Sud ci salverà”, più vado avanti, più me ne convinco, il Sud darà all’Italia quel che le manca ancora, evitando rancori e asti inutili e abbrutenti, tutti! Tornerò, prima o poi, anche a rimettere i miei piedi sul suolo di Napoli, in maniera più frequente e continua, senza abbandonare questi luoghi, sede, questi, di un mio sogno dell’infanzia, dell’adolescenza e della giovinezza, quello di unire, come una cerniera, il Tirreno all’Adriatico con la Regione dei Due Principati (Salerno-Avellino-Benevento), permettendo a Napoli di fare quel che sa fare, la grande Capitale del Mediterraneo insieme a Roma come suo entroterra! Non credo alla Volontà umana come volano della Storia, credo a Necessità, la vecchia Ananke greca, è lei la Signora di tutto, credo che ci stia dicendo quel che accadrà e credo che ci dica quel che io sto trasmettendo, Se la volontà umana crede di essere più forte di Ananke, vi assicuro, siamo di fronte al più bieco e impotente velleitarismo! Si può fare solo il possibile, quel che è possibile lo dice Necessità non i nostri caprici e desideri, i cosiddetti ideali, che, inevitabilmente, diventano idealismi, sempre fallaci e violenti, terroristi e impotenti, allo stesso tempo!