Robot in sala operatoria: studenti russi a Napoli per seguire i corsi del Pascale

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in foto l'Istituto Pascale

Rimarranno a Napoli fino a Natale, laureandi o appena laureati dell’Università di Perm, in Russia, per ora sono sei, cinque donne e un uomo; da settembre, con l’inizio dei corsi universitari, ne arriveranno altri 20. Al Pascale studieranno tecniche nuove per il loro paese, in particolare la chirurgia robotica. Non a caso la maggior parte di questi giovani affiancherà i medici del Dipartimento Maxillo Facciale testa collo di Franco Ionna. Prende il via, così, fattivamente un accordo tra l’Istituto dei tumori di Napoli e l’Università di Medicina Statale di Perm, siglato quasi un anno fa. La cooperazione prevede però che anche oncologi del Pascale vadano in Russia a formare giovani professionisti. Lo scopo di questa mobilità formativa, cosi come accaduto con la Cina e l’Etiopia, è quello di sviluppare progetti per studenti e medici sotto la guida degli specialisti e di incoraggiare scambi di informazioni, studi di ricerca condivisi e pubblicazioni scientifiche. “Per ora la cooperazione – dice il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi – riguarderà prevalentemente l’oncologia testa collo ma anche la ricerca traslazionale e il colon retto. Una cooperazione che conferma il grande lavoro che finora ha portato a NAPOLI 200 medici cinesi, una ventina dal Nird Africa, oltre ad avere avviato accordi di cooperazione con i paesi dell’America Latina, il Brasile e Seul”.