Robotica e medicina, all’Sdn le nuove frontiere della ricerca

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Dalle ultime applicazioni della robotica nelle patologie neuromotorie alle innovazioni diagnostiche nello studio del cervello. “Le nuove frontiere della ricerca scientifica” è il titolo del ciclo di conferenze ideato e promosso dall’Irccs SDN con la direzione scientifica dello scienziato Marco Salvatore, fondatore dell’Istituto napoletano di Ricerca diagnostica e nucleare che oggi fa parte di uno dei più importanti network mondiali nel settore della medicina diagnostica.
Quattro appuntamenti per un intero mese di studi e riflessioni dedicati alle nuove scoperte della ricerca scientifica in campo medico che l’SDN ha organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, che proprio all’SDN ha una delle sedi delle attività laboratoriali di due corsi di laurea abilitanti alle professioni sanitarie: Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia e Tecniche di laboratorio biomedico.

La lectio inauguralis di questo nuovo ciclo si svolgerà oggi, venerdì 3 febbraio alle ore 15 presso la sala conferenza dell’Sdn in via Gianturco, e sarà affidata ad Eugenio Guglielmelli, bioingegnere all’Università Campus Bio-Medico di Roma, dove dal 2013 è il Pro Rettore alla ricerca. Tra i massimi esperti mondiali delle applicazioni della robotica allo studio, alla diagnosi e alla terapia delle patologie neuromotorie, Guglielmelli negli ultimi vent’anni ha esportato i suoi studi dal Giappone, dove già nel 1998 è stato visiting researcher alla Scuola di Ingegneria della Waseda University di Tokyo, agli Stati Uniti dove dal 2011 è membro della Robotics & Automation Society.
La lezione di Guglielmelli sarà introdotta da Marco Salvatore e da Luigi Villani, professore ordinario di Controlli automatici presso il Dipartimento di Ingegneria elettrica e Tecnologie dell’informazione dell’Università Federico II.
Questo nuovo ciclo di incontri – spiega Marco Salvatore – si pone un duplice obiettivo. Innanzitutto spiegare nella maniera più divulgativa possibile alla comunità scientifica ed ai cittadini le novità della ricerca scientifica che possono migliorare la salute pubblica e nel contempo abbattere i costi del sistema sanitario nazionale. Ma soprattutto vogliamo offrire ai giovani ricercatori campani la possibilità concreta di allargare la rete delle collaborazioni internazionali con l’obiettivo di sviluppare sul nostro territorio progetti di avanguardia che possano finalmente frenare la fuga all’estero dei nostri migliori cervelli“.

Il ciclo di incontri su “Le nuove frontiere della ricerca scientifica” proseguirà sempre nella sala conferenze dell’SDN lunedì 13 febbraio alle 15 con Marco Catani, docente di Neuroanatomia al King’s College di Londra (“La nuova anatomia delle connessioni celebrali”) e mercoledì 22 febbraio alle 15 con il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Gualtiero Ricciardi (“Il ruolo delle Reti Europee nell’ambito della ricerca sanitaria in Italia”).
Appuntamento conclusivo lunedì 27 febbraio sempre alle ore 15 con Roberto Di Lauro, già direttore scientifico di Biogem e presidente della Stazione Zoologica “Anton Dohrn”, che nel suo nuovo ruolo di responsabile scientifico dell’Ambasciata italiana a Londra traccerà un’analisi comparativa su ricerca e innovazione nel settore biomedico tra Italia e Regno Unito, ipotizzando possibili collaborazioni sull’asse Napoli-Londra per ampliare le collaborazioni scientifiche dell’IRCCS SDN, che già lavora con importanti Università e Centri di Ricerca internazionali di oltre dieci Paesi in tutto il mondo: dalla Spagna agli Stati Uniti, dalla Francia alla Germania.