Roma: blitz Ponte di Nona, capo organizzazione dava ordini con cellulare da carcere (2)

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(Adnkronos) – Sul ruolo di Ventre, scrive il gip Corrado Cappiello, “nonostante lo stato detentivo presso il carcere romano di Rebibbia” dove si trova per una condanna in primo grado a 22 anni “è riuscito a dirigere l’attività di spaccio tramite il cognato utilizzando un telefono cellulare incredibilmente a sua disposizione in cella: inoltre, quale capo dell’organizzazione momentaneamente ristretto in carcere ha continuato a percepire la propria quota dai proventi dello spaccio a dimostrazione del fatto che la commissione di reati inerenti la commercializzazione di sostanze stupefacenti è la sua unica fonte di sostentamento”.