Roma, Cgil in piazza contro nuovi voucher: “Sarà battaglia”

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(AdnKronos) – La Cgil torna in piazza contro i voucher. Non quelli aboliti dal governo per legge ma contro i nuovi ticket disegnati dal Parlamento nella manovra di correzione dei conti pubblici (libretto famiglia per colf, badanti e insegnanti di ripetizione di 10 euro all’ora e il contratto occasionale, assieme all’introduzione di un tetto unico ai compensi di 5mila euro).

Uno dei cortei è partito da piazza della Repubblica per arrivare a Piazza San Giovanni. In prima fila il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: “Il messaggio lanciato da questa manifestazione è che la democrazia va difesa: quando si violano le regole, si creano dei precedenti che ledono il diritto dei cittadini ad applicare l’articolo 75, cioè la possibilità di giudicare le leggi che i parlamenti e i governi fanno”. ”Noi non retrocediamo, continueremo la nostra battaglia per arrivare alla Carta universale dei diritti del lavoro, perché di precarietà questo Paese muore”, ha aggiunto.

“Governo e Parlamento non hanno abrogato i voucher ma i referendum, ovvero il diritto dei cittadini di esprimersi” aveva scritto Camusso in una lettera inviata a tutti gli iscritti al sindacato. “Un Parlamento e un governo che in 35 giorni votano una legge e poi il suo contrario minano la loro credibilità ed autorevolezza e la stessa fiducia nelle Istituzioni”.

In piazza ci sono anche gli studenti. “Il governo ha preso in giro i cittadini. La fiducia sulla manovrina che reintroduce i voucher è passata al Senato giovedì, confermando che la loro abolizione è servita solamente a evitare i referendum inizialmente fissati per il 28 maggio. Cambia il nome, PrestO, ma la sostanza è la stessa”. Per questo oggi gli studenti scendono in piazza insieme alla Cgil, “per denunciare – affermano l’Unione degli Universitari (Udu) e la Rete degli Studenti Medi – questo schiaffo alla democrazia e ribadire il nostro no ad un destino di precarietà”.