Salario minimo, opposizione sulle barricate. Schlein: “Non è roba da Urss”

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(Adnkronos) – Opposizione sulle barricate per il salario minimo in commissione Lavoro alla Camera. Stasera primo round con l’intervento di Elly Schlein, domani 19 luglio tocca a Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Matteo Richetti per chiedere alla maggioranza di ritirare l’emendamento soppressivo presentato in commissione.  

“Il salario minimo c’è in tutti i Paesi europei. Manca in 4 o 5 Paesi, ho controllato. Non è roba da Unione sovietica, mi pare abbia detto così il ministro Tajani. E’ una questione europea”, afferma Elly Schlein replicando al leader azzurro. “Le opposizioni hanno unito le forze per proporvi una legge che fa due cose molto semplici: rafforza la contrattazione collettiva” e “stabilisce una soglia sotto la quale anche la contrattazione collettiva non può andare. Abbiamo individuato quella soglia a 9 euro l’ora. Al di sotto della quale è sfruttamento, non può e non deve essere legale”, scandisce la segretaria dem. “Sotto la soglia di 9 euro l’ora – insiste – si calpesta la dignità del lavoro, è sfruttamento. Non può essere legale”.  

“Alla maggioranza sta bene così com’è la situazione? E con che faccia vi rivolgerete a quelle famiglie”, ai 3 milioni e mezzo di lavoratori poveri, dopo aver approvato il vostro emendamento soppressivo?”. 

“Noi vi chiediamo di ritirare qull’emendamento e di affrontate nel merito questa questione. Vi chiediamo di guardare in faccia la realtà. L’Italia è l’unico Paese europeo in cui i salari non solo non aumentati ma diminuiti di 3 punti percentuali. Non merita questa questione di essere affrontata insieme? Non si spazza via con un emendamento soppressivo”.  

“Pensiamo – aggiunge la leader Pd – che vadano limitati i contratti a termine, sarebbe un salto di qualità per questo Paese. Non lo sentite quanto fa rumore il silenzio di chi non entra più in cabina elettorale? In quel 50% e passa che non vota più ci sono soprattutto le fasce di reddito più basse. E’ questo il motivo per cui è importante ritirare l’emendamento soppressivo e fare una discussione nel merito con noi che questa proposta l’abbiamo presentata. Penso, cara maggioranza e cari colleghi, che interessi a tutti perché continua ad aumentare la percentuale di astensione e aumenta tra le persone in condizione di povertà che hanno smesso di crederci, a noi e a voi”.  

“Dire che il salario minimo è una misura da Unione Sovietica vuol dire non avere la misura del contesto internazionale: negli Stati Uniti c’è il salario minimo e nel 2015 in Germania è stato introdotto da quella pericolosa bolvescevica che è Angela Merkel”, ricorda Andrea Orlando.