Salernitana contro il Venezia a caccia del sogno. Domani il primo dei due scontri salvezza decisivi

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in foto Davide Nicola, allenatore della Salernitana (dal profilo Facebook di Davide Nicola)

Fino a venti giorni fa era considerata da tutti un’impresa impossibile. Adesso la salvezza della Salernitana e’ un sogno che puo’ tramutarsi in un’impresa sportiva memorabile. A delimitare le pareti dell’inferno da quelle della gloria ci sono, pero’, due scontri salvezza ravvicinati contro Venezia e Cagliari. Il primo atto e’ in programma domani alle 18 allo stadio Arechi dove andra’ in scena il recupero contro i lagunari, valido per la prima giornata del girone di ritorno. Una partita che si sarebbe dovuta giocare esattamente quattro mesi fa (da calendario era prevista per il 6 gennaio) ma che, prima per i casi Covid emersi nel gruppo squadra granata e, poi, per la lunga battaglia andata avanti nelle aule della giustizia sportiva, sara’ disputata praticamente sui titoli di coda del campionato. Per la Salernitana, dopo il pari di Bergamo, sara’ la seconda partita delle tre previste in questa settimana; per il Venezia, invece sara’ l’ultima spiaggia per provare a salire sul treno salvezza. “Non sara’ facile”, ha detto ieri il ds Walter Sabatini, mettendo in guardia l’ambiente. Ma a spingere i campani ci saranno 25mila tifosi che, ormai da giorni, hanno preso d’assalto le ricevitorie per assicurarsi un posto all’Arechi sia per la partita contro il Venezia che per quella di domenica con il Cagliari (venduti oltre 15mila biglietti in un giorno). Segno di come la citta’ creda fermamente in un’impresa che soltanto poche settimane fa sembrava mera utopia. “All’inizio tutti avevamo un sogno che era lontanissimo, adesso e’ un po’ piu’ vicino ma possiamo solo continuare a mettere tutto noi stessi per cercare di raggiungerlo”, ha detto in conferenza stampa l’allenatore della Salernitana che, pur non essendo incline ai parallelismi, spera di ripetere l’impresa centrata a Crotone. Una speranza condivisa da un’intera citta’, tornata a vivere con la testa nel pallone. “Il nostro pubblico deve soffiarci alle spalle e deve darci la forza per fare bene. La nostra gente ha dimostrato ampiamente di poter fare la differenza, mi piace che si stanno immedesimando in cio’ che facciamo e stanno apprezzando l’atteggiamento dei ragazzi. Solo con un amore incondizionato, anche quando non saremo perfetti, possiamo raggiungere grandi cose. Il loro sostegno – ha concluso Nicola – e’ la nostra piu’ grande gratificazione”. Ora, pero’, la palla passa al campo.