La Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Salerno ha concesso l’autorizzazione al progetto di ripascimento della spiaggia del lungomare nel tratto compreso tra Piazza della Libertà e Piazza della Concordia. La dirigente, architetto Francesca Casule, ha firmato l’incartamento nella giornata del 3 novembre riservandosi però di concedere una successiva autorizzazione in sede di assegnazione dei lotti. Per sciogliere le riserve la soprintendente ha scelto, anche su suggerimento di alcuni collaboratori, una soluzione di compromesso. Via libera al piano nella sua versione generale ma stop, per il momento, all’aspetto relativo ai successivi investimenti. In sostanza a Palazzo Ruggi vogliono avere certezza che le attività private da insediare rispondano a un criterio progettuale di omogeneità. Per intenderci, nel caso in cui dovessero essere allestiti degli stabilimenti balneari il modello da seguire dovrebbe essere quello della costa romagnola, che poi è lo stesso applicato a Vietri Sul Mare dove tutto è organizzato e in linea con un’idea estetica comune. Per il momento, quindi, l’amministrazione comunale di Salerno può procedere con le operazioni di ripascimento, su questo versante la Soprintendenza ha chiesto solo delle marginali modifiche al progetto originario. Successivamente dovrà presentare un Piano Spiagge agli uffici di via Tasso e ottenere una nuova approvazione. Il ripascimento del tratto tra Piazza della Libertà e Piazza della Concordia rientra in un più ampio piano di riqualificazione della spiagge cittadine. Negli ultimi due anni a essere interessata dai lavori è stata la zona di Mercatello mentre al termine della prima ondata di Covid sono iniziati i lavori per il tratto di litorale compreso tra il Soccorso Amico e il Polo Nautico, quindi tutta la zona di Pastena. Successivamente si procederà con il percorso che congiunge il Polo Nautico alla foce del Fiume Irno (Pastena Nord-Torrione-Limitare di Piazza della Concordia). La riqualificazione del tratto antistante il Lungomare Trieste prevede una serie di accessi sulla spiaggia che saranno realizzati secondo il disegno e le modalità utilizzate per Santa Teresa, quindi della discese dotate di sedute e probabilmente chioschi e attività di ristorazione, bar e intrattenimento. Anche in questo caso la Soprintendenza chiede omogeneità negli interventi e nel progetto complessivo. Secondo quanto risulta dalla documentazione sottoposta all’attenzione della Soprintendenza oltre all’eliminazione delle attuagli scogliere antistanti il lungomare saranno realizzati due prolungamenti verso il mare (pennelli) presso i quali saranno allestite delle attività imprenditoriali, anche a carattere ricettivo. L’altro filone del progetto prevede il rifacimento del lungomare che, secondo quanto risulta dai progetti fin qui presentati, dovrebbe avere una nuova veste ed essere migliorato dal punto di vista dell’estetica. L’idea è quella di creare un boulevard alberato, una passeggiata sul mare che coniughi lo stile architettonico con la funzionalità. In ogni caso quello che interessa alla Soprintendenza è che il miglioramento urbanistico non vada a discapito di una struttura paesaggistica e di contesto che già è stata troppe volte intaccata negli ultimi anni e che non si presta certamente ad ulteriori stravolgimenti.
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