Salvatore Ronghi (Mns): La grande sfida è la piena occupazione

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“Il dato secondo il quale quattro regioni del Sud Italia sono tra le peggiori in Europa per occupazione evidenzia che il lavoro nel Sud è una vera e propria emergenza e che il lavoro deve tornare ad essere il baricentro della politica e del sindacato”.
E’ quanto afferma il Coordinatore regionale del Mns, Salvatore Ronghi, commentando quanto emerge dal Regional Yearbook 2017 pubblicato oggi da Eurostat. “Calabria, Sicilia, Campania e Puglia sono fra le sole sei regioni europee dove meno di una persona su due lavora con un tasso di occupazione al di sotto del 50% mentre la media in Ue è del 71,1% , è un dato drammatico che mostra il pesante divario occupazionale con l’Europa e con le altre regioni italiane” – sottolinea Ronghi – per il quale “occorre rilanciare la piena occupazione e le tutele dei lavoratori attraverso un Piano per lo sviluppo e per l’occupazione che parta dalla Campania e dal Sud Italia per estendersi all’intero Paese”.
“La piena occupazione ed il lavoro stabile e di qualità sono la grande sfida che politica, sindacato, società tutta devono rilanciare e vincere riportando il mondo del lavoro al centro dell’attenzione” – sottolinea Ronghi – che aggiunge “nell’iniziativa sul lavoro, che si terrà lunedì a Napoli, con la partecipazione di organizzazioni sindacali, tra cui il neo costituito Fronte Italiano per il lavoro e la partecipazione, del mondo delle professioni e delle categorie produttive, apriremo il confronto sulla grande priorità del Sud e del Paese: il lavoro. Non a caso – spiega Ronghi – inizieremo con la vice presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati Renata Polverini, che ha portato in Parlamento le istanze del lavoro maturate da leader sindacale, e con il Segretario nazionale del Mns, Gianni Alemanno che, insieme con il presidente Storace, ha ritenuto rilanciare il grande tema del lavoro in Italia con un corteo che si terrà il 14 ottobre a Roma. ; l’obiettivo – conclude l’esponente del movimento sovranista – è allargare il dibattito a tutte le forze politiche affinchè il lavoro e i lavoratori tornino protagonisti dell’Italia”.