Roma, 6 giu. (AdnKronos) – Vicepremier di piazza e di governo. La seconda giornata che vede il governo gialloverde alla Camera per il bis di fiducia, dopo quella incassata al Senato martedì sera, conferma la vocazione ‘movimentista’ di Matteo Salvini che un po’ a sorpresa, ma non troppo, ha lasciato il posto alla sinistra del premier Conte, preferendo incontrare gli elettori di Brindisi e ‘bucando’ così la replica del giurista alla guida dell’esecutivo. “Devo andare via adesso” dice il titolare dell’Interno, mentre il presidente del Consiglio è all’inizio del suo intervento. La poltrona alla sua sinistra resta scoperta per poco perché i ministri Moavero, Tria, Bongiorno e Grillo scalano i posti, riempiendo il vuoto lasciato dal vicepremier.
BRINDISI – Un mini-giallo che si risolve subito: il vicepremier e ministro dell’Interno va a Brindisi, per un comizio in piazza, in vista del voto: deve stare lì alle 18:30, i tempi sono contati. Un episodio che non passa inosservato ma che testimonia dell’insofferenza da parte del leader della Lega alle liturgie parlamentari, a cui preferisce l’incontro con la gente, anche ora che è il numero due del governo e titolare dell’Interno, uno dei ministeri più importanti del Governo.