Sanità 4,0, micro-androidi biodegradabili per interventi senza bisturi e chemio mirate

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Mini robot morbidi, intelligenti e autonomi, di dimensioni microscopiche o millimetriche, in grado di essere introdotti nel corpo umano, senza bisturi e interventi chirurgici, e di raggiungere organi e parti del corpo dall’interno, per somministrare farmaci, come chemioterapici, in modo preciso e in dosi minime oppure per operare interventi e biopsie. A progettarli e’ stato un team di ricercatori della Facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ di Bolzano, guidato dal Professor Niko Munzenrieder, con il supporto del ricercatore Giuseppe Cantarella dell’Universita’ di Modena e Reggio Emilia, nonche’ dal gruppo di robotica multiscala dell’ETH di Zurigo, guidato dal Professor Bradley Nelson. La ricerca si chiama “Flexibots“, progetto internazionale promosso dalla Fondazione Nazionale Svizzera per la Scienza e della Provincia autonoma di Bolzano, che ha combinato l’expertise di Ingegneria di unibz – del laboratorio di Elettronica flessibile – nella progettazione e fabbricazione di elettronica impercettibile, con il know-how del team svizzero nella miniaturizzazione di robot capaci di navigare in micro-ambienti complessi. Iniziata a febbraio del 2021, la ricerca si e’ appena conclusa e apre a avveniristiche possibili applicazioni in ambito medico, e non solo. I mini robot flessibili, infatti, potrebbero potenzialmente anche essere usati per ispezionare l’interno di macchinari, come turbine o motori, in spazi molto ristretti che uomini o endoscopi non possono facilmente raggiungere. I micro robot progettati dai ricercatori altoatesini e svizzeri sono morbidi, flessibili, biocompatibili, riconfigurabili e senza fili, in grado di rispondere a stimoli ambientali, elaborare informazioni e comunicare in modalita’ wireless.