Sanità, a Napoli 105 aggressioni di medici nel 2019: 23 in più rispetto al 2018

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“Siamo basiti perchè non ci aspettavamo che il 2020 ci portasse addirittura a tre aggressioni in 48 ore. È un dato super allarmante, che se dovesse continuare a crescere in questi termini farebbe scattare l’emergenza nella citta’ di Napoli, con l’inevitabile fuga dei medici dal servizio di emergenza. Gia’ molti medici sono stati trasferiti ad altri incarichi proprio per il timore di subire aggressioni. È un terrore che ci pervade ogni volta che entriamo in servizio”. È il commento rilasciato all’agenzia Dire dal presidente dell’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, Manuel Ruggiero, medico del 118, in merito alla terza aggressione in 48 ore subita a Napoli ai danni di medici e personale sanitario. “L’ultima risale alle 20.40 di ieri davanti all’ospedale San Giovanni Bosco, ancora una volta protagonista- racconta Ruggiero- abbiamo chiuso la giornata ‘in bellezza’. Una dottoressa del 118, nel tentativo di bloccare la fuga di un paziente psichiatrico dall’ospedale, e’ stata strattonata e buttata a terra dallo stesso. Il paziente non e’ riuscito a scappare grazie alla solidarieta’ dei colleghi del medico, che sono riusciti a trattenerlo, riportarlo dentro e affidarlo allo psichiatra”. Il presidente di Nessuno tocchi Ippocrate fa sapere infine alla Dire che a Napoli le aggressioni nei confronti dei medici sono aumentate: “Lo scorso anno si sono verificate 105 aggressioni, 23 in piu’ rispetto al 2018. Non possiamo piu’ sostenere questa situazione”, conclude Ruggiero.