Sanità in Campania, intesa tra imprese per aggiudicarsi i sei lotti della gara: multa di 1,3 mln

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Rifiuti sanitari

L’Antitrust ha accertato l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza tra le società Ecologica Sud Srl, Ecosumma Srl, Langella Mario Srl e Bifolco & Co. Srl: le imprese avevano stabilito un coordinamento della strategia di partecipazione ai sei lotti della gara per il servizio di raccolta e conferimento ad impianti di smaltimento dei rifiuti ospedalieri, pericolosi e non, di tutta la Regione Campania, per un valore complessivo a base d’asta di oltre 38 milioni di euro. In ragione della gravità dell’infrazione, l’Autorità ha inflitto alle società una sanzione complessiva di 1.355.136 euro.
Ad agevolare l’intesa illegale, “tra le violazioni più gravi della concorrenza”, dice ancora l’Antitrust, anche la società Green Light Servizi Ambientali Srl, che ha svolto un “ruolo attivo “nel coordinamento oltre a svolgere una attività di consulenza per tutte le imprese coinvolte, agevolando la ripartizione dei lotti e una gestione unitaria della fase di predisposizione delle offerte. La gara, primo caso di procedura centralizzata che ha raggruppato in lotti le aziende sanitarie prima servite su base individuale, era stata bandita da So.re.sa. Spa, la società della Regione che funge da centrale di acquisto per gli enti pubblici campani. Questa, si legge nella nota Antitrust, ha segnalato all’Autorità l’anomala somiglianza riscontrata nelle offerte presentate dalle predette imprese, che rappresentavano i principali precedenti gestori della raccolta dei rifiuti sanitari delle singole aziende sanitarie e che in gara non avevano partecipato in nessun lotto con offerte tra loro in concorrenza. L’intesa accertata, neutralizzando il confronto competitivo per l’aggiudicazione di una gara, rientra, si legge ancora, ” tra le violazioni più gravi della concorrenza, poiché impedisce che le procedure di gara rendano possibile un miglioramento in termini di prezzo, qualità e innovazione della fornitura alla pubblica amministrazione e quindi, in definitiva, a tutti i cittadini” . E’ in ragione di questo che l’Antitrust ha inflitto alle società una sanzione complessivamente pari a 1.355.136 euro. Nel corso del procedimento, che si ha preso il via nel settembre 2017 e si è concluso il 30 gennaio scorso, l’Autorità, si è avvalsa per le attività ispettive dell’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.