Sanità: solo 6 Asl su 10 pubblicano contratti con fornitori

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Migliora, ma lascia ancora molto a desiderare, la trasparenza dei rapporti delle aziende sanitarie locali con i privati accreditati, “uno dei settori più spesso oggetto di segnalazioni da parte degli organi preposti all’accertamento di elementi di opacità e illegalità”: 129 su 142 mostrano, sul proprio sito web, l’elenco delle strutture accreditate, ma solo 6 su 10 pubblicano anche i contratti di fornitura stipulati. Totalmente carenti sono Marche e Molise. A dirlo è il’Primo Rapporto sullo stato di attuazione delle azioni adottate dalla sanità pubblica in materia di trasparenza ed integrità’, realizzato dall’Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) in collaborazione con Libera e presentato oggi a Roma. Di strada da fare ce ne è ancora molta e, in particolare al Sud, ma le aziende sanitarie italiane sembrano aver intrapreso il percorso virtuoso della trasparenza. Prima fra tutte quelle dell’Emilia Romagna (dove si trovano ben 5 tra le 10 che adempiono meglio a quanto prevede la legge in materia), in coda la Campania, dove si trovano 4 tra le 10 aziende meno in regola. Quanto alla trasparenza dei bilanci, solo il 17% delle aziende non ha pubblicato il preventivo 2014 e l’8% il consuntivo 2013, ma i risultati peggiorano se si guarda alla pubblicazione dei dati in forma sintetica e semplificata (58%) e in formato aperto (60%), sintomo che “la trasparenza è ancora vista “come un adempimento burocratico che consiste nel mettere on line dei documenti”, ma non nel renderli ‘comprensibili’.