Santa Maria Antiqua, 1.200 anni storia

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(ANSA) ROMA 16 MAR – Dopo 1.200 anni torna l’originaria icona della madonna nella chiesa di Santa Maria Antiqua, allestita all’interno di un percorso espositivo che per la prima volta abbraccia l’intero complesso cristiano dei Fori e la Rampa imperiale. Rimasta sepolta per dodici secoli (dopo il terremoto dell’847), la chiesa si racconta attraverso straordinari busti in marmo, mosaici, reperti e i meravigliosi affreschi che proprio le macerie provocate dal sisma hanno preservato dalla furia iconoclasta. Con il titolo ‘Santa Maria Antiqua tra Roma e Bisanzio’, questa prima importante rassegna incentrata sul sito rimasto impraticabile per molti decenni, offre a romani e turisti una nuova visione del Palatino, ha detto il soprintendente Francesco Prosperetti, che ha anche voluto ricordare il lungo impegno trentennale per il restauro dei cicli pittorici della chiesa, così belli e complessi da far parlare di ‘Sistina medievale”.
   

(ANSA) ROMA 16 MAR – Dopo 1.200 anni torna l’originaria icona della madonna nella chiesa di Santa Maria Antiqua, allestita all’interno di un percorso espositivo che per la prima volta abbraccia l’intero complesso cristiano dei Fori e la Rampa imperiale. Rimasta sepolta per dodici secoli (dopo il terremoto dell’847), la chiesa si racconta attraverso straordinari busti in marmo, mosaici, reperti e i meravigliosi affreschi che proprio le macerie provocate dal sisma hanno preservato dalla furia iconoclasta. Con il titolo ‘Santa Maria Antiqua tra Roma e Bisanzio’, questa prima importante rassegna incentrata sul sito rimasto impraticabile per molti decenni, offre a romani e turisti una nuova visione del Palatino, ha detto il soprintendente Francesco Prosperetti, che ha anche voluto ricordare il lungo impegno trentennale per il restauro dei cicli pittorici della chiesa, così belli e complessi da far parlare di ‘Sistina medievale”.