Scienza, onde gravitazionali cosmologiche per capire il fenomeno del Big Bang

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E’ stato creato un nuovo algoritmo di correzione che permette quasi di raddoppiare la quantita’ di dati raccolti dagli osservatori del mondo, dando cosi’ accesso ad un territorio inesplorato del segnale prodotto dalle onde gravitazionali cosmologiche (CGW) e che ci avvicina al Big Bang. Si tratta di un nuovo studio frutto della collaborazione POLARBEAR, guidato dalla SISSA per la parte relativa all’interpretazione per la Cosmologia e pubblicato su Astrophysical Journal. “Secondo l’attuale comprensione della Cosmologia, subito dopo il Big Bang l’Universo era molto piccolo, denso e caldo. In 10-35 secondi si e’ allungato di un fattore 1030”, ha spiegato Carlo Baccigalupi, coordinatore del gruppo di Astrofisica e Cosmologia della SISSA. “Questo processo, noto come Inflazione, ha prodotto onde gravitazionali cosmologiche (CGW) che possono essere rilevate attraverso la polarizzazione del Fondo cosmico a microonde (CMB), la radiazione residua del Big Bang. L’esperimento POLARBEAR, di cui la SISSA fa parte, cerca tali segnali utilizzando il telescopio Huan Tran nel deserto di Atacama, nel nord del Cile, nella regione di Antofagasta”.

Osservatori operativi in tutto il mondo prendono di mira regioni del cielo caratterizzate da una bassa contaminazione da radiazione galattica alla ricerca dell’impronta delle onde gravitazionali cosmologiche (CGW) prodotte durante l’inflazione, la misteriosa fase di espansione quasi esponenziale dello spazio, nell’Universo primordiale. “Questa e’ una pietra miliare su una lunga strada verso l’osservazione dei CGW. Il nuovo approccio ci consente di sondare il cielo con una precisione senza precedenti, raddoppiando la quantita’ di dati affidabili e, quindi, di informazioni accessibili. Questo e’ un passo cruciale per l’intera comunita’ ora che i nuovi telescopi vengono preparati per le operazioni”, hanno aggiunto gli autori. “Tutti questi sforzi porteranno alla misurazione definitiva delle CGW, rivelando allo stesso tempo gli indizi piu’ importanti sulle componenti cosmologiche dell’Energia Oscura e della Materia”, ha concluso Baccigalupi. “Attraverso la missione principale della SISSA come scuola di dottorato, formare gli studenti a diventare giovani ricercatori, il nostro Istituto sta e contribuira’ in modo significativo alle principali sfide contemporanee per la Fisica, come quella attuale, prendendo di mira le onde gravitazionali da una minuscola frazione di secondo dopo il Big Bang”.