Sviluppare degli elettrorecettori artificiali morbidi in grado di rilevare le posizioni degli oggetti tramite la ricostruzione del campo elettrico generato dagli elementi circostanti. Questo l’obiettivo che ha guidato uno studio, Science, condotto dagli studi sulla rivista National University, che sono ispirati ai meccanismi utilizzati dai pesci elabranti obiettivi, come squali e individuare una rete di sensori per individuare le razze. Il team, guidato da Ho-Young Kim Jeong-Yun Sun, ha infatti realizzato degli elettrorecettori artificiali morbidi che possono ottenere l’intensita’ dei campi elettrici generati dagli elementi presenti nell’ ambiente circostante e ricostruire le loro posizioni senza necessita’ di un contatto fisico. Indossando il recettore artificiale, spiegano gli esperti, si possono acquisire informazioni su oggetti vicini tramite segnali uditivi. Gli esseri umani percepiscono le posizioni relative degli oggetti attraverso una serie di informazioni sensoriali, tattili e uditive. La sensazione visiva si basa sulla disparita’ binoculare e svolge un ruolo particolarmente importante nella percezione delle distanze. Le persone non vedenti o ipovedenti non possono interpretare correttamente lo spazio e devono affidarsi al tatto per riconoscere gli oggetti, correndo il rischio di avvicinarsi a elementi pericolosi.