Sviluppare un amido da utilizzare in una stampante 3D per realizzare farmaci personalizzati. Questo l’obiettivo che ha guidato uno studio, pubblicato sull’International Journal of Pharmaceutics, condotto dagli scienziati dell‘Universita’ dei Paesi Baschi, che ha ideato un procedimento per ottenere compresse a base di diversi tipi di amido. Il team, guidato da Kizkitza Gonza’lez, ha confermato che il rilascio di farmaci potrebbe essere personalizzato ottimizzando il composto da utilizzare in base al trattamento da somministrare. Questa alternativa, spiegano gli esperti, permetterebbe di adattare i quantitativi di medicinali da rilasciare in base alle esigenze del paziente. Allo stesso tempo, i farmaci personalizzati permettono il rilascio controllato nel tempo, specialmente se la dissoluzione in acqua pone dei problemi. “La tecnologia di stampa 3D – afferma Gonza’lez – e’ una tecnica avanzata per la medicina personalizzata e puo’ essere fondamentale per lo sviluppo di compresse a rilascio di farmaci su richiesta. Il nostro lavoro dimostra che e’ possibile produrre compresse a base di amido per la consegna di medicinali a base di tre tipi di amido”. Le diverse alternative sono caratterizzate da peculiarita’ specifiche, che influenzano i tempi di rilascio del farmaco: l’amido di mais, riportano gli autori, si dissolve in circa dieci minuti, mentre l’amido di mais ceroso e la fecola di patate possono richiedere fino a sei ore per il rilascio completo. “Abbiamo stampato anche compresse che combinavano diversi tipi di amido – conclude Gonza’lez – in questo caso il rilascio puo’ avvenire in due fasi. Il nostro lavoro e’ uno studio preliminare, ma i risultati sono molto promettenti per le applicazioni personalizzate di somministrazione di farmaci”.