Scontro Aicast-Confcommercio
Pronta la denuncia alla Procura

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Se non è un terremoto poco ci manca. A poche settimane dalla consegna dei documenti per l’avvio dell’iter di selezione del nuovo consiglio, la scadenza è fissata Se non è un terremoto poco ci manca. A poche settimane dalla consegna dei documenti per l’avvio dell’iter di selezione del nuovo consiglio, la scadenza è fissata per il 9 febbraio prossimo, si consuma uno scontro tra i vertici della Camera di Commercio di Napoli e l’Aicast Imprese Italia. Il motivo? Una delibera del 15 dicembre 2014, firmata dal presidente Maurizio Maddaloni, esclude i neo soci di Aicast dal computo per l’assegnazione dei seggi. “Parliamo di mille nuovi iscritti – dice il presidente regionale dell’associazione, Felice Califanoe stando alle regole vigenti non esiste alcuna giustificazione per quanto deliberato dalla giunta dell’ente”. Dietro questa azione, secondo Califano e l’Aicast, c’è la Confcommercio. “Evidentemente vogliono farmi pagare il fatto di aver perso la causa per diffamazione intentata qualche anno fa”. Il riferimento è alla vigilia dell’ultima elezione per il rinnovo dei vertici della Camera di Commercio di Napoli. “Confcommercio denuncia 22mila iscritti – dice Califano – presentando di fatto un dato gonfiato perché in realtà nell’associazione ci sono 6100 imprenditori e di questi il 61 per cento non paga le quote associative, che ammontano a 172 euro l’anno e vengono detratte direttamente dai versamenti effettuati all’Inps. Poiché molti associati Confcommercio non pagano l’ente previdenziale non vanno inclusi nel conteggio”. Scavando tra le divisioni che si stanno sedimentando viene fuori anche che Aicast sta lavorando, con successo, per rafforzare la propria posizione. “Abbiamo già realizzato un apparentamento con nove associazioni di categoria e contiamo di accrescere ulteriormente il consenso. Il nostro candidato? E’ ancora presto per parlarne, bisogna prima pensare al rinnovo del consiglio”. Intanto dalla Camera di Commercio continuano a dire che la quota associativa richiesta per fidelizzare nuovi iscritti, 2 euro, è insufficiente e che bisogna calcolare una media sulla base dei pagamenti effettuati da tutte le associazioni. “E secondo voi è possibile una simile operazione? Una media tra le cifre esorbitanti di Confindustria e quelle risibili di associazioni minori escluderebbe illegittimamente moltissime realtà che hanno grossa rappresentanza”, dice Califano. Per capire come andrà a finire bisogna però stare alla finestra. “Per il momento abbiamo proposto ricorso al Tar – rivela il presidente regionale di Aicast – e ci stiamo preparando a segnalare la vicenda anche alla Procura della Repubblica di Napoli affinché si facciano le opportune verifiche sulla veridicità dei numeri dichiarati dalle singole associazioni”. Il prossimo 9 febbraio Aicast convoca, presso la sede della Camera di Commercio di Napoli, un’assemblea pubblica per fare il punto della situazione e annunciare eventuali nuove mosse.