Scorci d’Italia: Cividale del Friuli, tra storia e ambiente

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Quale miglior arricchimento può essere più profondo del viaggio? Del visitare e riscoprire un sito culturale meraviglioso, ma che conserva nella sua grazia e nella suo silenzio un fascino unico. Cividale del Friuli è una di quelle località nelle quali il paesaggio, l’ambiente, diventa coprotagonista della meta di carattere culturale e contribuisce alla piacevolezza della visita. La città longobarda ha principalmente due siti di interesse turistico che vale la pena riscoprire: il duomo di Santa Maria Assunta e il Tempietto Longobardo. Le prime notizie attestano la presenza di una chiesa, nel luogo ove tutt’ora si erge maestosa la basilica sin dal l’VIII secolo, sebbene fu più volte distrutta nel corso dei secoli e ricostruita, soprattutto internamente durante il corso del XVIII secolo. Il Tempietto Longobardo invece venne costruito da Gastalda longobarda nel VIII secolo e divenne ben presto un oratorio per le monache. Al suo interno si compone di un’aula quadrata con volta a crociera e di un presbiterio diviso da colonne di epoca romana. Sulle pareti sono tutt’ora visibili i resti delle originarie decorazioni , mosaici e due meravigliosi affreschi a tema religioso: l’adorazione dei magi e l’annunciazione, temi classici della storia dell’arte, cari ad autori del calibro di Antonello da Messina ,Leonardo e Masaccio. Ciò che inoltre colpisce grandemente sono gli intarsi nel legno degli scranni che coronano la piccola cappella e che contribuiscono a darne un’aura di sacralità. Il tempietto fece parte del monastero di Cividale del Friuli dall’890 d.C. fino al 1893, a seguito della donazione del sito archeologico al comune di Cividale che lo apri al pubblico, costruendone per altro un accesso indipendente rispetto al monastero. Le suggestione che trasmette un luogo del genere sono assolutamente indescrivibili:è un po’ come tornare indietro nel tempo e nella storia e ripercorrere le tappe di formazione di un luogo. Più si visitano queste costruzioni magnifiche, più ci si rende conto della piccolezza delle opere moderne a confronto, sebbene operare un parallelismo tra le due “arti” sia quanto mai difficile e azzardato. Il dato che però è davvero importante e interessante è un altro, e che a dispetto di molti fatti di cronaca che caratterizzano il nostro paese e non solo fa ben sperare:i turisti, gli italiani. Il giorno di Pasqua vedere un luogo del genere gremito di persone, non può che dare sollievo e generare una speranza per un futuro migliore, se non altro nell’ambito del turismo, ma non solo. Gli italiani che riscoprono e difendono il proprio territorio è un dato di un’importanza estrema, che se coltivato e perseguito potrà senza dubbio portare buoni frutti. Nel paese che annualmente da luogo al Mittelfest, la Basilica e il Tempietto, sono solamente le due principali mete, ma chiaramente ne sono presenti molte altre, altrettanto degne d’esser visitate. Una prerogativa distingue questi luoghi e queste località turistiche:il fatto di essere mantenute ed essere valorizzate in maniera adeguata ed efficiente, anche attraverso restauri continui e annuali “restiling” anche attraverso efficaci campagne di marketing. Questo fa la differenza. Queste cose fanno si che una viaggio, una visita, conservino quel piacere che è racchiuso nel significato dei termini stessi.