Sculture rubate a Villa Livia erano nel negozio di un antiquario romano: saranno restituite al Museo Filangieri

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in foto il Museo Filangieri

Due sculture di “Satiri e ninfe danzanti” trafugate da Villa Livia saranno restituite al direttore del Museo civico Gaetano Filangieri di Napoli, Paolo Jorio, dal Nucleo Carabinieri Tutela patrimonio culturale (Tpc) di Napoli, rappresentato dal comandante Massimiliano Croce. La restituzione avverrà martedì 14 giugno alle ore 11 nella Sala Agata del Museo Filangieri. Le sculture, di manifattura napoletana, sono state realizzate in ceramica bianca nell’Ottocento e sequestrate a luglio 2020 dai Carabinieri Tpc di Napoli al titolare di un negozio di antiquariato di Roma, in quanto provento di un furto denunciato a marzo 2018 dal direttore del Museo Filangieri. Le indagini sono state condotte dal Nucleo Tpc di Napoli in collaborazione con l’Arma territoriale e sviluppate nell’ambito di una più ampia attività coordinata dalla Procura di Roma, finalizzata al contrasto dei reati contro il patrimonio culturale, che ha permesso di individuare e sottoporre a sequestro numerosi beni provento di furti perpetrati ai danni di privati cittadini ed enti pubblici, privati ed ecclesiastici. Di fondamentale importanza si è rivelata la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando Tpc, la più grande del mondo con oltre 1.3 milioni di file relativi a beni da ricercare. “Questa ulteriore restituzione- dichiara il direttore Jorio – conferma la straordinaria capacità del Nucleo Tpc  di Napoli e di tutta la rete dell’Arma e delle sue partnership. Per il Museo e per la città tutta è fondamentale poter contare sull’appoggio di tali forze dell’ordine portatrici di eccellenti risultati: infatti, restituire al Museo e ai cittadini nel segno della legalità le testimonianze trafugate è simbolo di una più profonda rivendicazione culturale e antropologica che affonda le sue radici nell’arte, nella storia e nella bellezza”.
Venne eretta negli anni ’20 del Novecento in forme neo-settecentesche e donata, nella seconda metà del XX secolo da Domenico De Luca Montalto, marito della duchessa di Cardinale Livia Serra, quest’ultima pronipote di Gaetano Filangieri iunior, al Museo civico Gaetano Filangieri.