Serracchiani (FVG): “A Torviscosa la dimostrazione che il Paese può ancora fare chimica sostenibile”

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Trieste, 14 lug (Adnkronos) – “Torviscosa oggi rappresenta il riscatto non solo del polo chimico ma di tutto il Friuli Venezia Giulia”. Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenuta all’inaugurazione del nuovo impianto produttivo cloro-soda a membrane nel sito industriale di Torviscosa (Ud). “Siamo di fronte alla dimostrazione che il Paese può ancora fare chimica sostenibile e che l’industria può essere praticata pensando al lavoro, alla salute, al benessere e all’ambiente”, ha proseguito Serracchiani, rivolgendo poi “un pensiero particolare ai lavoratori dell’ex Caffaro che qui hanno potuto in parte già ritrovare collocazione, ma sono certa che altri posti di lavoro saranno creati perché abbiamo riconsolidato il sito e posto le condizioni per un ulteriore sviluppo futuro”.

Il polo chimico oggi può contare su 40 milioni di euro di risorse (35 statali e 5 regionali) che saranno oggetto di un prossimo incontro tra la presidente, il ministro dell’Ambiente e il ministro per lo Sviluppo economico, che coinvolgerà anche il commissario straordinario del polo industriale, per individuare le procedure di investimento. Attori dell’operazione di avvio del nuovo impianto sono la Halo Industry, la Caffaro, società creata da Caffaro Industrie, Bracco Spin e Friulia Spa.

Frutto di un investimento di 50 milioni di euro, l’impianto si sviluppa su un’area di oltre 20mila metri quadrati con una superfice coperta di 2.600. Lo stabilimento, a basso consumo energetico rispetto alle vecchie produzioni del cloro-soda a mercurio, avrà una capacità iniziale di 24mila tonnellate di cloro per arrivare in prospettiva con piccoli interventi a 40mila tonnellate.

L’impianto occuperà 32 nuovi addetti, che si aggiungono alle 352 persone che oggi lavorano nel polo chimico della Bassa friulana (166 in Caffaro Industrie, 137 in  Bracco Spin, 17 in Serchim) tutte impegnate in ricerca, chimica di base, chimica fine, farmaceutica e imaging diagnostico.  Il nuovo cloro – soda ha richiesto tre anni di lavori, inclusi i tempi per le autorizzazioni, impiegando 600 persone.