Servizio 118, Ficco (Saues): Costa sbaglia, dal passaggio alla dipendenza dei medici convenzionati meno sprechi e servizi più efficienti

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in foto il presidente nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, Paolo Ficco

“Il vice ministro Costa sbaglia: non ci sarà alcuna contrazione complessiva del personale medico di emergenza territoriale qualora si concedesse ai convenzionati la possibilità del loro passaggio alla dipendenza. Semmai è esattamente il contrario poiché, senza prospettive di stabilizzazione, ai medici convenzionati di emergenza altro non resterebbe da fare che transitare in altri servizi meglio remunerati e meno rischiosi. Cosa che sta già accadendo da oltre un anno con gravissime ripercussioni sull’intero servizio di urgenza ed emergenza sanitaria”.

Così il presidente nazionale del Saues Paolo Ficco commentando le affermazioni del vice ministro alla Salute Andrea Costa rese nel corso di un’interpellanza parlamentare sul tema del passaggio alla dipendenza dei medici convenzionati di emergenza territoriale 118.

“Ricordo, peraltro, – aggiunge Ficco – che non sono poche le forze politiche che col tempo hanno sposato la nostra causa, presentando norme ad hoc e riconoscendo di fatto ai medici convenzionati di emergenza territoriale di aver acquisito il titolo di specialista sul campo, svolgendo da numerosi anni lo stesso servizio dei medici dipendenti con uguali compiti e responsabilità anche se senza le analoghe tutele professionali”.

“Quanto agli eventuali costi per il sistema sanitario – prosegue il presidente del Saues –, ricordiamo che i turni di servizio per assenza del medico sono pagati in regime di lavoro straordinario fino a 60 euro all’ora con un evidente quanto inaccettabile costo per le Aziende sanitarie”. “Anche se più che di costo dovremmo parlare di spreco”, conclude Ficco.