Seta: presentato il marchio San Leucio Silk, eccellenza campana nel mondo

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Rilanciare e tutelare le sete di San Leucio, mettendo insieme tradizione e modernità, recuperando gli antichi filati e proiettando le aziende su nuovi mercati: nasce con questo obiettivo il marchio San Leucio Silk, promosso dalla Rete San Leucio Textile e dalla Camera di Commercio di Caserta, presentato oggi a Napoli. Gustavo Ascione, presidente della Rete, spiega che con il marchio si punta a “essere riconoscibili nel mondo come eccellenza campana”. “Il marchio tutela il consumatore garantendo il prodotto, ma tutelando anche territorio e ambiente – afferma – e nel disciplinare del marchio collettivo è stata inserita una parte etica in base alla quale chi aderisce si impegna a rispettare questi tre punti: lavoro, ambiente e territorio”. Al momento, fa sapere Ascione, i produttori delle sete di San Leucio “esportano già il 98% del prodotto”. “I nostri tessuti – aggiunge – sono già in luoghi simbolo come la Casa Bianca, l’Eliseo, il Quirinale”. Ora si punta, all’interno della grande famiglia del Made in Italy, a “ottenere una riconoscibilità tipica e specifica delle sete di San Leucio come eccellenza della Campania”. L’ideazione di un marchio identificativo punta anche a contraddistinguere i manufatti dei membri della rete da quelli di altre imprese, in base a origine, natura e qualità dei tessuti. Proprietaria del marchio la Camera di Commercio di Caserta. Il presidente Tommaso De Simone parla di “grande opportunità per le imprese dopo un periodo di crisi che aveva indebolito il settore”. “Oggi, grazie alla Camera di Commercio e raccogliendo le istanze delle imprese – sottolinea – abbiamo dato vita a questo marchio che è a disposizione di tutte le imprese così da rendere le nostre sete immediatamente riconoscibili”. Il presidente di Unioncamere Campania, Andrea Prete, ha evidenziato che attraverso questo progetto “recuperiamo un marchio storico, supportato anche dalla Regione Campania”. “Le ricadute per le imprese – conclude – saranno economiche, ma anche quelle di riproporre qualità e tradizione. Abbiamo riportato sul mercato una qualità e un genere che ci fa onore come territorio campano”.