Si avvia al termine il mandato dell’ambasciatore britannico in Italia

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In foto Jill Morris

– È il suo ultimo viaggio ufficiale a Firenze, ma promette di tornare presto anche senza incarichi diplomatici. L’ambasciatore britannico in Italia, Jill Morris, terminerà infatti il suo mandato a Natale. E ha colto l’occasione per una serie di incontri in città, dal sindaco Dario Nardella a un gruppo di imprenditori che operano col Regno Unito. Poi è stata in visita alla sede del quotidiano “La Nazione”, dove ha concesso un’intervista a Olga Mugnaini come riportata dal Giirnale Diplomatico.
D.: amb. Morris, che ricordo si porterà via della Toscana e di Firenze?
– Amb. Morris: «Molto bello. Ho ringraziato il sindaco Nardella della collaborazione avuta in questi anni, a cominciare dall’ottima accoglienza nel 2017 per la visita in città del Principe Carlo d’Inghilterra e la moglie Camilla Parker Bowles, con la meravigliosa cena di gala a Palazzo Vecchio. Ma mi sono anche congratulata per l’impegno sull’ambiente col piano di abbattimento del CO2. Infine abbiamo parlato anche di progetti futuri in campo culturale con riferimento all’UNESCO».
D.: Cosa è cambiato per i nostri imprenditori dopo la Brexit?
– Amb. Morris: «La Toscana è sempre stata una realtà molto importante per il nostro Paese, anche in termini di flussi economici. Diciamo che è difficile distinguere l’impatto causato dalla pandemia da quello della Brexit. Le cose sono cambiate, ma gli investimenti continuano. Le difficoltà comunque ci sono e per questo abbiamo attivato molte campagne informative per aiutare, specialmente le piccole imprese, negli adempimenti burocratici, soprattutto in ambito doganale. Al riguardo, in questa mia visita fiorentina incontro un gruppo di industriali».
D.: Quali sono i nostri settori di maggior export verso il Regno Unito?
– Amb. Morris: «Certamente l’agroalimentare e la moda, ma anche prodotti di elettronica e legati alle nuove tecnologie. Per le imprese italiane la Gran Bretagna è un trampolino per il mercato globale».
D.: Continuano ad arrivare gli studenti inglesi a Firenze?
– Amb. Morris: «Sì. Siamo usciti dai programmi Erasmus, ma abbiamo attivato nuovi progetti per scambi educativi e sono già migliaia i nostri studenti partiti per l’Italia».
D.: A proposito di cultura, il British Institute è uno dei luoghi più amati dai fiorentini.
– Amb. Morris: «E ne siamo fieri. Da sempre l’ambasciatore britannico è nel Cda del British, a testimoniare l’importanza dell’istituzione».
D.: Durante la sua visita fiorentina è stata anche in Santa Croce?
– Amb. Morris: «Vero, e fra le tante meraviglie, oltre alla mostra multimediale sull’Alighieri, ho ammirato il monumento a Florence Nightingale, l’infermiera britannica nata a Firenze, fondatrice della moderna scuola infermieristica. Anche l’ambasciata, l’anno scorso, le ha riservato alcune iniziative per i 200 anni dalla nascita».