Si chiama Baridanza, ma dentro c’è molta Napoli

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Bari chiama Napoli: è così che spesso è andata avanti la faccenda tersicorea tra le due città meridionali. Non a contendersi lo scettro di capitale, per via dell’imponente presenza della compagnia di balletto e della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli, ma senz’altro a rimbalzarsi iniziative e programmazioni sempre più interessanti. E mentre a Napoli il Teatro Stabile ha sviluppato una rassegna primaverile di danza contemporanea, il Teatro di San Carlo ha invece proposto il titolo classico per eccellenza con “Il lago dei cigni” di Ciaikovskij. Ma Bari, come ormai sua consuetudine, non è affatto da meno con la crescente programmazione del Teatro Pubblico Pugliese e la XXIV edizione del festival “Baridanza” diretta da Mario Beschi. E proprio di questo festival ci preme scrivere, soprattutto in vista dell’edizione dei cinque lustri del 2020 con programmi ed obiettivi già ben definiti. Che vanno al di là delle Alpi e dei mari, già dal 5 al 7 aprile di quest’anno al Teatro Anchecinema di Bari ed un parterre ricchissimo: a cominciare dal presidente della commissione 2019 Vladimir Derevianko (Teatro Bolshoi di Mosca, Maitre de Balletr del Teatro Alla Scala di Milano e del Teatro dell’Opera di Roma) insieme a Christos Papadoupulos (School for New Dance Development – SNDO della Scuola d’arte di Amsterdam), Ranko Yokoyama (principal dancer nel celebre film “Saranno famosi – Fame” con la regia di Alan Parker), Maura Paparo (Amici di Maria De Filippi), Franqey LKS (free lance hip hop), Massimiliano Craus (Teatro dell’Opera di Roma e nostro collaboratore per le pagine della Cultura) e Randy Roberts (figlio d’arte in musical canto). Una sinergia tra nomi così eterogenei a braccetto con le istituzioni che appoggiano incondizionatamente il direttore Mario Beschi che sintetizza il suo “Baridanza” con le dichiarazioni di rito: “Il festival è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Comune di Bari – Assessorato allo sport, Provincia di Bari – Assessorato alla Cultura, Regione Puglia – Presidente della Giunta Regionale, rientrando finanche nel circuito delle manifestazioni nazionali promosse dal C.S.I. (Centro Sportivo Italiano). Del resto in passato non ci siamo risparmiati con le collaborazioni, basti pensare ai vari Vittorio Biagi, Elsa Piperno, Fara Grieco, Franco Miseria, Silvio Oddi, Robert Strainer per poi passare agli anni 2000 sul palcoscenico del prestigioso Teatro Piccinni di Bari con gli altri ospiti Giuliano Peparini, Mauro Astolfi, Raffaele Paganini, Amedeo Amodio, Giuseppe Picone, Andrè de la Roche, Alessio Carbone, Jose Martinez e gli ultimi due in ordine cronologico Stephane Fournial e Luciana Savignano. Quest’anno abbiamo migliorato ulteriormente la nostra proposta formativa e performativa, invitando il maestro Derevianko che sarà accompagnato da un parterre eterogeneo per una tre-giorni di danza per tutti i gusti e di tutte le sfaccettature”. Ed anche quest’anno torna la Napoli della danza a contribuire alla crescita esponenziale di “Baridanza”: dopo i vari Giuseppe Picone e Stephane Fournial su tutti ecco che torna Massimiliano Craus, nostro critico di balletto chiamato a dare maggiore visibilità agli interpreti o coreografi che sappiano meritarsi la ribalta nazionale della Tersicore barese. la chiosa del direttore artistico Mario Beschi lancia la volata al prossimo debutto del 5 aprile: “C’è la solita grande attesa intorno al festival “Baridanza”, soprattutto perché quest’anno abbiamo privilegiato la nostra collaborazione con la Munich International Summer School, un percorso tra i più prestigiosi d’Europa, con docenti d’eccellenza in una struttura meravigliosa. E’ un sogno che diventa realtà, soprattutto per incoraggiare i nostra ballerini a mettersi in gioco per un futuro radioso”

Per maggiori informazioni si suggerisce di visitare il sito https://www.nevergiveup.academy/baridanza.html