Siria: video ostaggio giapponese su Fb

68

(ANSA) – TOKYO, 19 MAR – Il governo giapponese sta verificando l’autenticità di un video pubblicato su Facebook che ritrae il giornalista freelance Jumpei Yasuda, scomparso in Siria lo scorso giugno, trattenuto ostaggio da militanti armati.
    L’autore del caricamento delle immagini ha riferito all’agenzia Kyodo News che il video proviene da un rappresentante del fronte Al Nusra, un gruppo di rivoltosi antigovernativi affiliati di al-Qaida. Nel video di un minuto l’ostaggio si rivolge alla famiglia nel giorno del suo compleanno, il 16 marzo, e successivamente fa un riferimento al governo giapponese, che gli analisti interpretano come un invito alla negoziazione, sebbene le parole siano con ogni probabilità frutto di coercizione, e formulate sotto gli ordini del gruppo armato. Il ministro degli Esteri Fumio Kishida ha riferito che il governo sta valutando l’opzione di inviare una missione di funzionari dell’intelligence in Siria, Turchia e Giordania per raccogliere maggiori elementi sull’eventuale luogo in cui l’ostaggio è detenuto.
   

(ANSA) – TOKYO, 19 MAR – Il governo giapponese sta verificando l’autenticità di un video pubblicato su Facebook che ritrae il giornalista freelance Jumpei Yasuda, scomparso in Siria lo scorso giugno, trattenuto ostaggio da militanti armati.
    L’autore del caricamento delle immagini ha riferito all’agenzia Kyodo News che il video proviene da un rappresentante del fronte Al Nusra, un gruppo di rivoltosi antigovernativi affiliati di al-Qaida. Nel video di un minuto l’ostaggio si rivolge alla famiglia nel giorno del suo compleanno, il 16 marzo, e successivamente fa un riferimento al governo giapponese, che gli analisti interpretano come un invito alla negoziazione, sebbene le parole siano con ogni probabilità frutto di coercizione, e formulate sotto gli ordini del gruppo armato. Il ministro degli Esteri Fumio Kishida ha riferito che il governo sta valutando l’opzione di inviare una missione di funzionari dell’intelligence in Siria, Turchia e Giordania per raccogliere maggiori elementi sull’eventuale luogo in cui l’ostaggio è detenuto.