Sisma, Cnr: In 70 anni il 75% dei costi delle catastrofi dovuti a terremoti

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In quasi 70 anni il 75% dei costi complessivi dovuti a catastrofi naturali in Italia stimati in 254 miliardi di euro, sono imputabili solamente ai terremoti; si tratta complessivamente di 190 miliardi di euro, circa 2,8 miliardi l’anno. Lo fa sapere Antonio Coviello, ricercatore Iriss-Cnr e docente di marketing assicurativo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. In particolare si registra un picco di 21 miliardi per i periodo che va dal 2010 al 2012, caratterizzato dal sisma dell’Aquila e dell’Emilia Romagna. Per quanto riguarda il rischio sismico per le abitazioni è particolarmente elevato nel Sud con il 68%, seguono il Centro (40,3%), il Nord-Est (22,2%) e il Nord-Ovest (1%). Eppure ad oggi, rileva Coviello, solo l’1,65% risulta assicurato per una stima di 85 miliardi. Da qui la proposta del ricercatore, di attivare una partnership pubblica e privata che preveda una franchigia minima a carico dell’assicurato a seconda del rischio della zona, una copertura assicurativa a carico del proprietario e un sistema di riassicurazione pubblico anche a livello internazionale; questo permetterebbe, in caso di calamità di moderare l’intervento dello Stato, secondo il sistema in uso in molti paesi europei. Assicurazione che fungerebbe, inoltre, da incentivo verso la prevenzione e l’innovazione tecnologica per la messa in sicurezza delle abitazioni. L’Ania (l’associazione delle imprese assicuratrici), ricorda Coviello, ha calcolato che con 100/150 euro l’anno ogni appartamento potrebbe assicurarsi da eventualità calamitose, ma ad oggi il cittadino non è abbastanza consapevole che, anche senza sostenere direttamente il costo di una polizza, in realtà spende soldi per gestire gli effetti delle calamità, senza però alcuna certezza sul quanto e quando avere il risarcimento dovuto.