Smart City, si accelera: i big a Palazzo Partanna

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Dopo il boom, perlomeno mediatico, di due anni fa con il lancio dei bandi del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca targato Francesco Profumo, sulla rivoluzione delle Smart Dopo il boom, perlomeno mediatico, di due anni fa con il lancio dei bandi del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca targato Francesco Profumo, sulla rivoluzione delle Smart Cities sembra sia calato un preoccupante silenzio. Eppure qualcosa si sta muovendo, e non (solo) grazie ai ministeri ma soprattutto grazie al mondo delle imprese e delle associazioni. Lo dimostra la “missione impossibile” di “Amerigo & Partners”, associazione che riunisce gli Alumni italiani dei Programmi di scambi culturali internazionali promossi dal Dipartimento di Stato Usa (Bureau of Educational and Cultural Affairs), che da aprile ha avviato un tour per capire cosa fare concretamente per rendere più intelligenti le nostre città. Partito a Firenze lo scorso aprile, lo Smart City Tour farà tappa a Napoli il prossimo lunedì 6 ottobre presso l’Unione degli Industriali a Palazzo Partanna per un approfondimento tematico dedicato a come “accelerare” i processi all’interno dei programmi delle Smart Cities grazie alla collaborazione tra aziende, istituzioni pubbliche, venture capital e startup. Special guest speakers dell’iniziativa, realizzata con il concorso del Consolato Usa di Napoli, saranno Clara Brenner, Ceo e fondatrice di Tumml.Org, un acceleratore statunitense di Startup innovative operanti nel campo delle soluzioni per le Smart-Cities e l’Urban Redesign; e Julieta Valls Noyes, Deputy Assistant Secretary, Bureau of European and Eurasian Affairs del Dipartimento di Stato americano. “Dai crescenti livelli di obesità – dichiara Clara Brenner – ad un sistema di istruzione meno competitivo, la nostra generazione ha un numero enorme di sfide da superare. E, nel clima economico attuale, non possiamo contare solo sul governo per affrontare questi problemi. In più della metà delle città degli Stati Uniti sono stati annullati o ritardati i progetti infrastrutturali nel 2011, ed il 2012 è stato il quinto anno consecutivo a registrare un calo dei ricavi delle città. Questi tagli stanno avendo un impatto profondamente negativo sulla sicurezza, l’istruzione, la mobilità, e la salute dell’81% degli americani che vivono nelle città e nelle vicinanze. Lo stesso accade in Italia, dove circa il 70% della popolazione vive in aree urbane. Da Zipcar a Recyclebank, gli imprenditori danno vita ad aziende ‘agili’ e con capacità di espansione – e crediamo che dovrebbero essere loro ad impegnarsi sempre di più ad affrontare i problemi urbani. Ecco dove entra in gioco Tumml. Tumml lavora con gli imprenditori a contatto con le città per affrontare alcune delle sfide urbane più urgenti. Attraverso un programma di quattro mesi, Tumml invita startup appena formatesi a lavorare dai propri uffici ricevendo un sostegno, finanziamenti di avviamento e servizi per far crescere il loro business ed avere un impatto significativo sulla loro comunità. Ad oggi, Tumml ha sostenuto più di 50 ‘urban impact entrepreneurs’ provenienti da 17 start-up – come HandUp (una piattaforma di crowdfunding per i senzatetto) e KidAdmit (un’applicazione comune per scuole dell’infanzia)”, conclude la Brenner. A discutere di come selezionare i programmi più innovativi, finanziarli ed inserirli all’interno dei progetti pilota previsti nel 2015, saranno, tra gli altri, Ambrogio Prezioso, numero uno degli industriali partenopei, il presidente di Amerigo Vito Cozzoli, il governatore Stefano Caldoro, Antonella Galdi, vice segretario e Responsabile Innovazione dell’Anci; Ivanhoe Lo Bello, vice presidente di Confindustria; Fulvio Martusciello, consigliere del presidente Caldoro allo Sviluppo e Attività Produttive; Anna Brogi, Divisione Infrastrutture e Reti di Enel; Alessandro Canzian, responsabile Marketing Corporate Vodafone Italia; Alessandro Gubitosi, responsabile Chapter Campania di Green Building Council Italia; e Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsfot Italia. A presentare i prossimi appuntamenti operativi, tra cui la tappa europea dello Smart City Tour, prevista il 10 novembre a Bruxelles, saranno Massimo Cugusi, segretario generale di Enam, Luigi Traettino, vice presidente di Amerigo, ed Andrea Gumina, responsabile del Chapter Government di Amerigo e Program Manager dello Smart City Tour. Saranno loro a coordinare, nel 2015, i gruppi di lavoro su Education, per la formazione di Chief Information Officer nelle città-pilota; A coordinare i Gruppi, i consoci Amerigo Marco Mairaghi, Antonio Perdichizzi ed Edoardo Imperiale. L’evento precede di un giorno la Policy Roundtable a porte chiuse che si svolgerà la mattina del 7 ottobre a Roma, presso l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, dedicata al tema “The New Entrepreneurial Revolution: How StartUps are Changing Cities in Italy and the U.S. Strengthening cooperation between national and local stakeholders for an effective ecosystem”. Da un punto di vista strategico, l’iniziativa si colloca all’interno di un piano biennale di attività promosso dall’Associazione Amerigo e dalla Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia, finalizzato a favorire la discussione transatlantica tra decisori pubblici e privati, investitori e start-upper, attorno all’idea che le Smart Cities possano rappresentare un nuovo volano per la politica industriale digitale, aiutando così i nostri Paesi a cogliere il dividendo della Internet of Everything – che molte stime collocano in oltre 20 trilioni di dollari nei prossimi anni – e a generare in tal modo crescita con occupazione. Il programma italiano, realizzato in collaborazione con Osservatorio Smart City, Anci e ForumPA, è sponsorizzato da Enel, Vodafone Italia ed Emc2.