Si svolgerà dal 17 al 20 dicembre a Somma Vesuviana “Made in Summa”, un viaggio alla scoperta del ricchissimo patrimonio storico culturale dell’area. Per l’occasione è stato organizzato un Press Tour che permetterà alla stampa, si legge in un comunicato, di entrare in un mondo ricco di tracce di un passato visibile nelle iscrizioni di antichi monumenti, nelle chiese e nelle cripte sotterranee. E’ prevista inoltre una visita al Museo Etnostorico delle Genti Campane, che consentirà di fare un viaggio nella cultura popolare dell’intera regione. “Il Museo Etnostorico delle Genti Campane (inaugurato nel 2011 dall’Accademia Vesuviana di Tradizioni Etnostoriche con il patrocinio del Comune di Somma e dei Ministeri della Cultura, del Lavoro e dell’Università nell’ambito delle festività in onore ai 150 anni dell’Unità D’Italia) incide positivamente sul territorio del Parco Naturale Antropico del Vesuvio”, spiega Biagio Esposito, presidente dell’Accademia Vesuviana di Tradizioni Etnostoriche. “Esso difende il principio identitario locale, quello, cioè delle tradizioni, teorizzate con metodologia scientifica, nel panorama etnoantropologico nazionale e internazionale. Alla vocazione territoriale risponde con otto sezioni che amplificano molteplici campi di ricerche, tra i quali quelli etnomusicali, etnografici, iconografici, museali pedagogici dell’arte e della creatività giovanile, una biblioteca ricca di prime edizioni, antichi testi a stampa con copertina in pergamena, cinque centine, sei centine, sette centine in 4°, 8° e 16°, fra i quali un testo a stampa del 1525 sui Principi Peripatetici. Si avvale di un prezioso archivio etnostorico delle ritualità cerimoniali del mondo. Il Museo è su due livelli, situato nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, nella zona di Santa Maria a Castello di Somma Vesuviana. Dunque la stampa potrà compiere un viaggio nelle tradizioni popolari della Campania, non solo di Somma Vesuviana in quanto il Museo Etnostorico delle Genti Campane ospita immagini e testimonianze delle varie tradizioni popolari della Regione come ad esempio i Battenti di Guardia Sanframondi, paesino del beneventano o ancora i Gigli”.
“Per la prima volta – si legge ancora nella nota diffusa dal Comune – la stampa vedrà le scoperte venute alla luce in questi giorni presso il sito archeologico della Villa Augustea di Somma Vesuviana dove è in corso una missione archeologica internazionale sotto la guida dell’Università di Tokyo ed in collaborazione con l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli”. I giornalisti scenderanno, poi, “in un pezzetto del sottosuolo di Somma Vesuviana per ammirare, filmare, vedere la chiesa sotterranea del 1333 di Roberto D’Angiò Re di Napoli ma attenzione perché nella parte sotterranea vedremo anche un altro luogo. Un viaggio nella storia di Napoli e dell’area Vesuviana tutto da scoprire e che ci porterà anche ai legami con francesi e spagnoli”. “Entreremo nelle Cantine – prosegue la nota -. Qui la cultura sommese incontra quella spagnola. Ci sarà una degustazione del vino prodotto con uva catalanesca, uva che gli spagnoli esportarono dalla Catalogna, all’epoca della loro dominazione. Dunque storia, aneddoti, volti e personaggi, curiosità, buon vino…Non solo il Piennolo ma anche baccalà e stoccafisso. In questo caso la cultura tradizionale sommese incontrerà invece un pesce proveniente dalla Norvegia. Gli antichi cortili, i vocoli, le opere all’antico Borgo del Casamale ma anche le leggende. Somma Vesuviana ha origini antichissime e ancora oggi è uno dei Centri Storici meglio conservati in tutta la Campania. Dunque un viaggio nel tempo: Antica Roma, Normanni, Spagnoli, ma anche il legame con il popolo norvegese. Somma è terra di storia, cultura millenarie”.