Somma Vesuviana, via al progetto Il Parco con i cittadini: obiettivo il riconoscimento Mab Unesco

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“Vogliamo farci trovare pronti per il dopo Covid. Per il rilancio di Somma Vesuviana punteremo sul turismo culturale e sostenibile”. Ad affermarlo è Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma, che annuncia la firma dell’accordo, presso il GAL Vesuvio, del progetto “Il Parco tra i Cittadini”. “Ben 200 mila euro a fondo perduto – continua -sono destinati alla riqualificazione del Museo delle Tradizioni Etnostoriche nella zona alta del paese, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio. Con questi fondi si svolgeranno attività laboratoriali, saranno realizzate panchine nuove una segnaletica precisa che inizierà già dalle uscite della superstrada, presso le stazioni ferroviarie di Somma Vesuviana. Dunque è un processo di integrazione di Santa Maria a Castello, zona alta del paese ma allo stesso tempo parte del cuore non solo culturale di Somma Vesuviana. Non bisogna dimenticare che alla destra del museo c’è il Santuario mariano di Santa Maria a Castello, il più piccolo esistente nel Parco Nazionale del Vesuvio. Partendo dalla nostra storia, andremo a riqualificare anche la parte panoramica di Somma Vesuviana. Non solo strade, pubblica illuminazione nuova, parchi, scuole nuove ma anche valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale della città incentivando i musei ed il turismo basato sui cammini. Ringrazio l’ideatore del progetto Biagio Esposito, Presidente Nazionale dell’Accademia Vesuviana delle Tradizioni Etnostoriche, da sempre impegnato nella valorizzazione del territorio. Noi non siamo per le polemiche, noi siamo per i fatti ed anche grazie ad una comunicazione di qualità stiamo dando a Somma Vesuviana l’occasione che merita: valorizzazione e visibilità nel mondo”.
“Il progetto Il Parco tra i Cittadini è un percorso educativo-formativo e didattico con finalità ben precise: a vocazione naturalistico-ambientale, per le scuole, per le comunità del Parco Nazionale del Vesuvio e non, per il turismo, temi come: globalizzazione, localizzazione dei saperi, sostenibilità, sviluppo economico, biodiversità. Il Parco Nazionale del Vesuvio per le sue caratterizzazioni – afferma Biagio Esposito, presidente dell’Accademia Nazionale delle Tradizioni Etnostoriche che gestisce il Museo – è uno scrigno didattico ed esperienziale che si presta allo studio di molti argomenti, a svariati approfondimenti e soprattutto a cogliere ed evidenziare l’essenza della frase “tutto è attaccato”.