Sondaggio Api su autonomia Lombardia, per il 74% delle pmi è opportunità

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Milano – (AdnKronos) – Il referendum consultivo sull’autonomia in Lombardia potrà aiutare le piccole imprese lombarde? “E’ un’opportunità che va esplorata”, sostiene Paolo Galassi, il presidente dell’Api, Associazione Piccole e Medie industrie, che ha organizzato una tavola rotonda con i consiglieri regionali Stefano Bruno Galli e Alessandro Alfieri. Stando a un sondaggio realizzato dall’associazione, il 74% delle pmi intervistate ha risposto ‘sì’ alla domanda se conferire maggiori poteri al Pirellone possa rappresentare un’opportunità. Il 65%, in particolare, andrà a votare il prossimo 22 ottobre.

“Le pmi sono in difficoltà”, spiega Galassi. “Le nostre imprese – afferma – ci chiedono dove vanno a finire le risorse che creano, vorrebbero che dallo Stato tornassero in parte a loro”. Questo referendum “farà capire a Roma che in Lombardia e Veneto ci sono piccoli imprenditori manifatturieri che chiedono più rispetto”. Un’ipotesi, per il futuro, potrebbe essere quella di aiutare le piccole imprese lombarde con linee di credito dedicate al territorio: “Se si arrivasse a quello saremmo molto contenti. Regione Lombardia fa già qualcosa destinando risorse, ad esempio sull’innovazione, ma gli importi sono davvero ridotti”.

Secondo gli intervistati nel sondaggio, al primo posto delle azioni prioritarie che la Regione Lombardia, una volta più autonoma, dovrebbe mettere in atto c’è la diminuzione delle imposte regionali (47%). Segue l’aumento dei fondi per le imprese (34%) e infine il miglioramento delle infrastrutture (19%). Stefano Bruno Galli, capogruppo in consiglio per la lista Maroni Presidente e da tempo sostenitore di una Lombardia a statuto speciale, sottolinea che “applicare il principio che le risorse rimangano ai territori sarà il punto fermo della trattativa” con Roma. L’autonomia fiscale potrebbe “certamente” aiutare anche le piccole imprese anche se poi, ammette, le scelte “saranno politiche”.