Sono passate le ere del ‘tempo pre Smart working’ e/o del ‘tempo pre Dad’

E’ fuor di dubbio che nella vita economica e sociale di questi giorni si stanno registrando novità nella strumentazione e nella modalità della comunicazione dei flussi di saperi che avranno effetti di sicura accelerazione della rivoluzione dei processi produttivi nell’Operatore delle Imprese, da una parte, e dei processi formativi nell’Operatore famiglie, dall’altra. Ciò è dovuto al fatto che c’è stata una presenza, affermatasi, con varia intensità, in tutti i Paesi del mondo, durante la pandemia Covid 19, delle ben note applicazioni che trasferiscono flussi di saperi, nel micro, nello spazio interconnesso tra gli Operatori delle “unita di produzione” e di “consumo”, dello Smart working (con flussi di saperi da casa verso le unità produttive) e della Dad (con flussi di saperi dalle scuole, università, ecc. verso le unità familiari o unità produttive – se trattasi di formazione fruita sul posto di lavoro).
Questa nuova presenza di flussi informativi tra le unità dei due Operatori indicati è oggi attribuito allo sfondo pandemico. E’ esso che comporterà, nell’ambito del novero di aspetti connessi ai processi produttivi ed a quelli formativi, in una visione prospettica delle appena nate recenti unità statistiche della nuove serie di fenomeni “Smart working e Dad” che dovranno sistematicamente rinfoltirsi trovando una coerenza con le statistiche di fenomeni dei trasferimenti di sapere e competenze frontali, tradizionali e dimensionalmente piene con le cui serie dovranno trovare raccordi per il radicamento di numerosi modelli comportamentali, nei confronti dei vecchi, esemplificativamente a partire da quelli di tipo causale, configuratisi nei tempi dell’economia e della società che appena da qualche anno è passata e che sarà ricordata come “tempo pre Smart working” e/o “tempo pre Dad”, a seconda dei casi.
Dobbiamo prendere atto che stiamo vivendo un cambiamento epocale da cui si ramificheranno tanti nuovi rami dell’ “albero della conoscenza” e sicuramente, per quanto mi riguarda, continuerò a far gemmare nuovi testi di altre tipologie delle mie “esperienze cognitive” fin qui raccontate.