Sorrento, Cgil in piazza conto la chiusura del Centro di igiene mentale

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Rischiano ancora di essere senza assistenza i 1000 pazienti del Centro di Igiene mentale di Sorrento, o di dovere andare a Terzigno per seguire terapie e cure. Alle proteste generali si aggiunge ora l’appello degli iscritti alla Cgil del comune di Sorrento. Con un comunicato, firmato dai tre rappresentanti, Federico Esposito, Giovanni Anzalone e Antonio Izzo chiedono alle amministrazioni dei sei comuni e alla stessa Asl di rivedere il piano di sgombero. Una presa di posizione che segue le proteste e sit-in di tanti cittadini e dei parenti dei malati che sarebbero costretti a un pellegrinaggio per vedere applicati i propri diritti. “Rinnoviamo l’espressione della massima solidarietà ai pazienti, ai loro familiari ed agli operatori del Centro Salute Mentale sito in via del Mare a Sorrento – si legge nel comunicato – non è valsa la fiaccolata a cui hanno partecipato moltissimi cittadini per dire no alla chiusura del centro”. “Abbiamo chiesto e ottenuto la visita del consigliere regionale del Pd, Enza Amato – dice il rappresentante Giovanni Anzalone – ora ci stiamo battendo affinchè con l’appoggio delle amministrazioni locali, che siamo certi si batteranno per i più deboli, si possa trovare una soluzione che possa garantire ai pazienti di proseguire le proprie cure nel contesto sociale e urbano a loro piu’ familiare. Intanto verificheremo con la dirigenza la possibilita’ che fino a tale soluzione si possa garantire la permanenza della sir presso la struttura di Sorrento”.