Spada condannato a 6 anni “Aggravante mafiosa”

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Roma, 18 giu. (Adnkronos) – Ilper l’aggressione al giornalista di ‘Nemo’ Daniele Piervincenzi e all’operatore Edoardo Anselmi, avvenuta a Ostia lo scorso 7 novembre. I giudici della Nona sezione hanno riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso e per entrambi gli imputati hanno disposto un anno di libertà vigilata al termine dell’espiazione della pena.

Il pm Giovanni Musarò aveva chiesto una condanna per entrambi a otto anni e 9 mesi di carcere. Spada e Del Puerto dovranno risarcire i due giornalisti aggrediti con 4mila euro, risarcimenti sono stati stabiliti anche a favore delle parti civili, fra cui Comune, Regione, Odg, Fnsi, Libera.

Spada, arrestato due giorni dopo l’aggressione alla troupe tv, è detenuto nel carcere di Tolmezzo (Udine) nella sezione di alta sicurezza, Del Puerto si trova in carcere a Nuoro.

Fu “un’aggressione plateale e ostentata, lucidamente pianificata” da Roberto Spada per mostrare la propria forza davanti al suo territorio e ribadire il suo predominio a Ostia, ha detto il pm Giovanni Musarò nella sua requisitoria. Secondo il pm, Spada accetta l’intervista all’inizio perché “vuole dimostrare che non ha paura di una telecamera. Ma quando Piervincenzi continua a fare domande, Spada si accorge che la situazione sta diventando un boomerang. E prova a riequilibrare il prestigio del clan con i metodi violenti che lui conosce meglio”.

“Se avesse voluto solo picchiare Piervincenzi senza fare cosa plateale e cercare un ritorno in termini di prestigio – ha detto in aula Musarò – Spada lo avrebbe aggredito all’interno della palestra, contando sul fido Ruben Alvez. Invece lo fa in strada, davanti a tutti, e soprattutto davanti alla telecamera, in modo plateale e ostentato. D’altronde, cosa c’è di meglio di una telecamera per acquisire quel tipo di prestigio da parte degli Spada?”.