Italia protagonista della 42º edizione della fiera Fitur di Madrid. La fiera, che si riconferma uno dei più grandi eventi nel settore turistico internazionale e svolge una funzione cardine per la ripresa del settore, ha riunito un totale di 6.933 partecipanti con la presenza di tutte le comunità autonome, aziende e destinazioni di 107 paesi, 70 dei quali con rappresentanza internazionale. Presenti allo stand Enit le regioni Campania, Emilia Romagna, la Repubblica di San Marino, Ita Airways e gli operatori privati del turismo, per un totale di circa 40 aziende.
L’Ambasciatore Riccardo Guariglia, assieme al Presidente dell’ENIT Giorgio Palmucci, lo ha inaugurato, con un simbolico taglio del nastro. Il Padiglione italiano si sviluppa su una superficie di 323 mq. “Senza dubbio la promozione degli straordinari siti italiani rappresenta un settore di punta per l’Italia, Paese a forte vocazione turistica. L’Ambasciata d’Italia a Madrid sostiene con convinzione, segnatamente in questo periodo di difficoltà legato alla pandemia e nel quadro della attuale campagna promozionale ‘Italy is simply extraordinary: be IT’, la partecipazione italiana alla Fiera FITUR, che svolge un importante ruolo per la ripresa in questo ambito”
L’Italia come la Spagna è un Paese a grande vocazione turistica e una porta d’ingresso in Europa di tutti i flussi di lingua spagnola che provengono dall’America del Sud. A Madrid è stata l’occasione per approfondire le strategie di sviluppo del settore e avere significativi incontri e relazioni coi principali protagonisti del turismo mondiale. Questa edizione di Fitur ha previsto anche una partecipazione in forma virtuale attraverso la piattaforma Fitur LiveConnect, che sarà operativa fino al 4 febbraio.
Il turismo spagnolo conforta sulla ripartenza e ci ha lasciati nel periodo pre-pandemia con grande entusiasmo e propensione per l’Italia. Tra le presenze degli stranieri in Italia negli ultimi cinque anni dal 2015 al 2020 la Spagna si posiziona ai primi posti con una media di oltre 5 milioni di presenze. La quota di pernottamenti dei turisti spagnoli incide sul totale delle notti dei turisti stranieri per il 2,5 per cento circa. Le presenze negli esercizi ricettivi italiani sono aumentate del 14,4 per cento. I viaggiatori spagnoli in Italia hanno per lo più un’età compresa tra i 25 e 34 anni (circa il 35%). Le vendite del turismo organizzato spagnolo verso l’Italia sono promettenti. In base a quanto rilevato dal monitoraggio Enit, per l’80% dei tour operator contattati in Spagna in pre-pandemia, l’andamento complessivo delle vendite della destinazione Italia è stato più che positivo. Più della metà dei tour operator spagnoli riferisce di aumenti delle vendite” sostiene il presidente Enit Giorgio Palmucci. “Gli spagnoli in Italia stanno iniziando a privilegiare l’extralberghiero: il 71 per cento delle presenze totali è in hotel, tuttavia a crescere di più sono le notti in b&b, agriturismi, campeggi, villaggi e alloggi in affitto, dato significativo di un nuovo trend” conclude Palmucci.