Spalletti: Contro l’Ajax niente calcoli, per noi è una finale. Abbiamo attaccanti per tutte le soluzioni

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in foto Luciano Spalletti

“Domani ci giochiamo la qualificazione al Maradona con lo stadio pieno. Sappiamo quale sarà la loro reazione dopo l’andata, noi vogliamo interpretare la gara come se fosse una finale. Dobbiamo metterci l’atteggiamento di voglia e di fame senza fare calcoli. Abbiamo sempre ragionato allo stesso modo, fino ad ora ci ha portato sempre risultati. Sarebbe gravissimo modificare il nostro atteggiamento”. Così il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti ala vigilia della gara di ritorno contro l’Ajax in Champions League. “Con la Cremonese ritmo troppo lento? In alcuni momenti il ritmo è stato più basso rispetto alle ultime partite. Non so se è stata stanchezza o la caratteristica degli avversari o la loro volontà di crearci problemi. Prima della gara li ho visti allenarsi benissimo, come li ho visti oggi. Quindi sono fiducioso che riusciremo ad avere un buon ritmo contro l’Ajax”. In Olanda sono rimasti scioccati dal 1-6 subito all’Amsterdam Arena. “Fino al gol siamo stati anche in difficoltà. Lì abbiamo avuto la reazione dei campioncini, abbiamo capito che ci voleva qualcosa in più e siamo riusciti nel metterlo in campo. Saremo bene attenti dal cominciare domani la gara nel modo più corretto possibile. Come motivare la squadra dopo un 6-1? Si affronta a livello semplici, perché si vanno simulare cose naturali. Se fossi l’allenatore dell’Ajax avrei chiaro cosa dire e cosa fare. Più cose facciamo e più gli avversari ci metteranno qualcosa in più di conseguenza. Se noi siamo appagati gli avversari si motiveranno ancora di più”, ha sottolineato Spalletti.
L’allenatore del Napoli parla poi di Viktor Osimhen. “E’ già un punto di forza perché è un calciatore top. Prevenzione per gli infortuni muscolari? Rrahmani ha subito una torsione in un’azione, sono cose successe a tutti e possono succedere. Ci dispiace perchè è una perdita importante. Tutti si sono allenati bene, abbiamo carte da giocarci anche in quel ruolo. Non avremo problemi a mettere una formazione di tutto rispetto”. L’assenza di Rrahmani può influire. “Abbiamo fatto dei risultati e sappiamo quale è stato il comportamento per arrivarci. Dobbiamo metterci sempre qualcosa in più per dare continuità. Per caratteristiche non sono negativo, siamo fiduciosi della forza e delle potenzialità che abbiamo”. Sulle scelte di formazione Spalletti non si sbilancia. “Sicuramente qualcosa cambierà, ma meglio non dire cosa. E’ un po’ scorretto far sapere ai giocatori le mie scelte prima dai giornali. Se si fa un gruppo Whatsapp, appena la comunico a loro comunico la formazione a tutti. Raspadori è qui per quello gioca? No, è una scelta della comunicazione. Io scelto tre giocatori, vi dico che ho già scelto per la prossima volta in conferenza Simeone e Mario Rui”. Chi gioca 30′ può decidere la partita, Osimhen si è calato in quest’ottica. “Quando l’ho tolto dal campo non ho mai visto cattive reazioni da parte del ragazzo. E’ sempre propositivo e molto attaccato ai risultati dei compagni e della squadra. Poteva diventare e deve diventare un altro leader di questa squadra, per come si sta allenando e come si sta confrontando con i nuovi compagni è dentro il ruolo. Siamo fortunati, abbiamo tre attaccanti con caratteristiche differenti e possiamo avere la totalità delle qualità della prima punta”.