Spazio, missioni sul Pianeta Rosso: caccia alla vita motore della ricerca

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La caccia alla vita è il motore della ricerca che sta portando su Marte un gran numero di sonde, lander e rover e che continuera’ a faro in futuro, con la seconda parte della missione ExoMars prevista nel 2022. Ma soprattutto, il pianeta rosso e’ destinato a diventare il nuovo avamposto dell’esplorazione spaziale, con missioni su Giove e Saturno e le loro lune che sotto i ghiacci nascondono oceani. E’ lo scenario presentato nel seminario organizzato dalla Commissione Aerospazio dell’Ordine Ingegneri di Roma e Provincia in collaborazione con Thales Alenia Space Italia, Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enea e Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). “Su Marte si sta facendo tanta ricerca e il motore e’ la caccia alla vita”: se in futuro si dovessero scoprire resti di vita fossile su Marte “sarebbe la piu’ grande scoperta scientifica di tutti i tempi”, ha detto la responsabile dell’unita’ Volo umano e sperimentazione scientifica dell’Asi, Barbara Negri. Le tracce di quelli che sono stati probabilmente antichi fiumi che scorrevano sul pianeta “, ci parlano di un passato in cui Marte era caldo e umido”, ha detto Roberto Orosei, dell’Inaf, fra i protagonisti della scoperta di una rete di laghi di acqua salata nel sottosuolo marziano. “L’idea nuova che si sta facendo strada – ha aggiunto – e’ che Marte sia stato umido solo per tempi limitati, come i periodi di forte attivita’ vulcanica nei quali i gas serra facevano alzare la temperatura”: e’ uno scenario diverso da quelli ipotizzati finora, ma “fa comunque di Marte un candidato alla vita”, ha osservato. L’ipotesi che sta diventando prevalente e’ che alcuni pianeti abbiano le condizioni della vita, ma che poi si evolvano fino a diventare ostili, portandola all’estinzione. “L’universo – ha osservato Orosei – sarebbe pieno di pianeti come Marte, nei quali la vita si sviluppa e muore”. Nel frattempo si raccolgono indizi sulla vita passata di Marte: non solo le tracce dell’acqua che un tempo scorreva sulla superficie ma le molecole organiche che sono i principali ingredienti della vita, come quelle di zolfo, azoto, ossigeno, fosforo e carbonio, ha detto Francesca Esposito, dell’Osservatorio Capodimonte dell’Inaf. “Marte e’ stato abitabile in passato e potrebbe esserlo ancora oggi”, ha aggiunto, ed per questo che la missione ExoMars 2022 scavera’ fino a due metri di profondita’ grazie a un trivella prodotta in Italia da Leonardo.