Spazio, nasce Space Smart Factory: “fabbrica intelligente” operativa entro fine anno

56
(fonte foto www.asi.it)
Un hub tecnologico per aiutare la filiera dell’industria spaziale a crescere. E’ questo lo scopo principale della nuova Space Smart Factory, nata dalla joint venture tra Thales Alenia, che ne detiene il 67% delle quote, e Leonardo (33%), inaugurata ieri al Tecnopolo Tiburtino di Roma, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Per la Space Smart Factory l’investimento è di oltre 100 milioni di euro, inclusi i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza affidati all’Asi, che si sommano all’impegno di Thales e Leonardo. La struttura sarà operativa entro fine anno e servirà al satellite Sicral 3 per la Difesa italiana, grazie al fatto di essere uno degli impianti di produzione intelligente, digitale e riconfigurabile più grandi d’Europa. La sua importanza non è solo industriale ma anche strategica. “Il nostro obiettivo è quello di diventare player globali”, assicura l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani. “Non smetteremo di provare e cercare alleanze e non smetteremo di credere in uno spazio europeo della difesa, che è parte della missione che stiamo sviluppando”. L’ex ministro sottolinea come proprio la Smart Factory sia l’esempio dell’interesse a costruire soggetti che possano muoversi nel mercato mondiale, mettendo in luce la presenza a Roma di Philippe Keryer, sevp Strategia, Ricerca e Tecnologia di Thales, Hervé Derrey, presidente e ceo di Thales Alenia Space, e di Giampiero Di Paolo, deputy ceo e amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia. Tutti fattori che fanno ben sperare anche per un’altra grande operazione a cui stanno lavorando le due aziende, insieme ad Airbus, per una joint venture dei satelliti europea da circa 10 miliardi di euro. “Potrebbe essere anche questione di giorni, settimane. I board stanno guardando i numeri”, dice Cingolani a proposito della conclusione del primo accordo. L’intesa di massima c’è ma la fase è di valutazione, dunque l’ottimismo deve necessariamente cedere il posto alla pazienza. Sebbene il ceo di Leonardo interpreti la presenza oggi a Roma di due top manager come un “segnale è forte”. Perché “per poter collaborare e creare delle grandi alleanze serve buona volontà: se non c’è, non bastano le carte legali”. La Space Smart Factory impiegherà sistemi di automazione flessibili e digitali per offrire elevata capacità produttiva di sistemi spaziali di nuova generazione, con particolare attenzione ai micro e piccoli satelliti, alle costellazioni future e all’intero portafoglio di piattaforme modulari di Thales Alenia Space per programmi commerciali e istituzionali. “L’80% di tutte le tecnologie utilizzate per realizzare questo impianto è stato prodotto da piccole e medie aziende italiane. Ma, soprattutto, è e sarà un’infrastruttura di sistema a disposizione di tutta la filiera del comparto spaziale e in totale connessione con le Pmi del settore” A conferma di come Leonardo rappresenti un ecosistema industriale e tecnologico a disposizione dell’apparato produttivo del Paese”, afferma il presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo. “Dalle nostre isole produttive, così si chiamano le moderne catene di montaggio, uscirà un satellite ogni 3 giorni- aggiunge -. Satelliti destinati alle costellazioni civili, militari e a duplice uso”. Da Roma direzione Spazio.