Barbara Negri: “Importante per pensare a una riproduzione umana nello Spazio”
Roma, 30 nov. (askanews) – “Abbiamo voluto riproporre con Orion (Ovarian Research In microgravity cONditions) un esperimento che era già previsto nella missione Minerva della Cristoforetti e che è proprio relativo a studiare il comportamento della funzionalità ovarica in un ambiente che non è quello terrestre quindi in microgravità, sulla Stazione Spaziale. L’esperimento sarà effettuato in sette giorni e prevede l’inserimento in un apparato incubatore, di cellule bovine ovariche per capire se i due tipi di cellule che verranno utilizzate subiscono dei funzionamenti degradati o alterati, diversi comunque da quelli previsti, proprio per l’assenza della gravità perché sono in un ambiente diverso da quello terrestre”.Così Barbara Negri, dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) commentando l’esperimento ORION sulla fertilità in microgravità, parlando con askanews a margine della conferenza stampa online di Axiom Space sulla missione Ax-3 che a gennaio 2024 vedrà protagonista sulla Stazione Spaziale Internazionale, il Colonnello Walter Villadei, astronauta italiano dell’Aeronautica Militare.”Questa comprensione del meccanismo di funzionalità ovarica in ambiente di microgravità è molto importante perché, popolando dei database su esperimenti di questo tipo, si può capire se ci sono delle criticità, trovare delle contromisure ma anche è importante, in prospettiva, non solo per capire meglio i fenomeni legati alla fertilità sulla Terra ma, soprattutto, perché, in un futuro, anche non troppo lontano, ci saranno delle basi permanenti sulla nostra Luna dove, sicuramente, si potrebbe pensare di avere una riproduzione umana, quindi di avere nascite in un ambiente che non è quello del nostro pianeta”.